Ideaitalia - Nuova serie, Anno VII · n. 15 · 29 agosto 2023

Evangelici italiani per il Pakistan (I): sit-in di preghiera davanti all’Ambasciata

Per dare voce alla chiesa evangelica sotto attacco

Roma (AEI), 29 agosto 2023 – Si è svolto sabato 26 agosto l’annunciato sit-in di preghiera davanti all’Ambasciata del Pakistan a Roma. Cinquanta persone hanno partecipato al sit-in in rappresentanza di chiese evangeliche romane e di chiese pakistane in Italia (Trento, Bologna, Roma).

Nelle scorse settimane, infatti, nel Punjab pakistano vi sono stati episodi di tortura e molestia contro cristiani, incendio di abitazioni, bibbie sono state messe a fuoco e già oltre 25 chiese cristiane sono state bruciate o distrutte. Tra esse numerose chiese evangeliche ed anche una chiesa cattolica. La settimana scorsa ulteriori atti di violenza verso cristiani si sono verificati in altre località: in particolare a Madina Town, Sargodha e Sahiwal, ed ulteriori sviluppi preoccupanti si registrano anche a Karachi.

Dopo gli interventi di evangelici pakistani che hanno illustrato quanto è avvenuto, vi sono stati vari momenti di preghiera pubblica per la nazione pakistana, le sue autorità, la popolazione, la chiesa evangelica. Si è pregato per la difesa della libertà religiosa e delle minoranze.

Da anni l’Alleanza Evangelica Italiana sostiene la chiesa perseguitata anche con sit-in di preghiera davanti alle Ambasciate dei Paesi in cui i cristiani subiscono minacce o angherie. Si tratta di una forma pubblica di testimonianza che accompagna alla preghiera anche l’azione visibile di sostegno e che spesso sfocia in un contatto diretto con le Autorità del Paese.


Evangelici italiani per il Pakistan (II): incontro coi funzionari dell’Ambasciata

Proficuo colloquio dopo il sit-in per illustrare la situazione dei cristiani in Pakistan

Roma (AEI), 29 agosto 2023 – Dopo la conclusione del sit-in di preghiera del 26 agosto una delegazione dell’Alleanza Evangelica Italiana composta da Giacomo Ciccone (presidente), Lucia Stelluti (vice-presidente), Damaris Marletta (Commissione Libertà religiosa), è stata ricevuta in Ambasciata da un gruppo di funzionari delegati dall’Ambasciatore. A seguito di un cordiale colloquio, è stata lasciata una lettera per l’Ambasciatore. In essa si legge tra l’altro:

Siamo profondamente convinti che il paese che rappresentate, il Pakistan, sia certamente uno dei paesi più importanti di tutta l’Asia. Il Pakistan nella regione si è distinto negli ultimi 70 anni sia per l’adesione progressiva ad una forma di governo democratica, sia per la forte crescita economica, sia per la capacità ad integrare nella propria giurisdizione etnie diverse.

Siamo altresì convinti che la cifra di una democrazia e la grandezza di un paese si rivelino da un altro indicatore fondamentale, quella capacità di far convivere pacificamente orientamenti religiosi diversi, garantendo a ciascuno di essi diritto ad esercitare pubblicamente la propria professione religiosa nel rispetto del diritto degli altri. La libertà religiosa, in effetti, è l’indicatore principale per misurare la grandezza di un paese.

Siamo consapevoli che il Pakistan ha svolto un percorso positivo sulla sfida di migliorare le condizioni di alcune minoranze religiose, ma sappiamo puntualmente quanta strada sia ancora necessaria e del fatto che oramai da diversi anni, ciclicamente le minoranze cristiane siano oggetto di atti intimidatori e di violenza.

In particolare, in queste settimane L’Alleanza Evangelica Italiana è profondamente preoccupata per le violenze e i disordini accaduti nel Punjab pakistano e tuttora in corso. Dalle notizie che abbiamo direttamente dal posto a Jaranwala, le accuse ai due cristiani sembrano del tutto pretestuose e volte a fomentare disordini.

In effetti, come conseguenza numerosi cristiani sono stati torturati o molestati, le loro abitazioni sono state devastate, bibbie sono state messe a fuoco e già oltre 25 chiese cristiane sono state bruciate o distrutte. Tra esse numerose chiese evangeliche ed anche una chiesa cattolica.
Negli ultimi giorni ulteriori atti di violenza verso cristiani si sono verificati anche in altre località.
In particolare, a Madina Town, Sargodha e Sahiwal, e ulteriori sviluppi preoccupanti si registrano anche a Karachi dove le mura di una chiesa protestante sono state imbrattate con scritte coraniche e le autorità locali le hanno lasciate là coprendole con bandiere.
Ieri nella città di Rawalpindi numerosi cristiani hanno dovuto lasciare le loro abitazioni.
Ogni volta che un pakistano lascia la propria abitazione è una sconfitta per lo stato, perché qualcuno ha deciso di abbandonare la terra dove avrebbe voluto vivere.

Per tutte queste ragioni, chiediamo:

  • che il Governo del Pakistan metta in atto nuove ed efficaci misure per garantire l’incolumità e ogni altro diritto costituzionale alle minoranze cristiane

  • che ai due cristiani accusati ingiustamente sia garantito un processo equo.

  • il rilascio immediato di alcuni familiari dei due, anche essi arrestati dalla Polizia nei passati giorni.

  • prevedere misure di indennizzo per coloro che hanno visto la loro casa e beni distrutti.

Su queste tematiche stiamo collaborando con il Governo Italiano anche attraverso il supporto di alcune ONG evangeliche.


 

Evangelici italiani per il Pakistan (III): incontro alla Farnesina con rappresentanti del Governo italiano

L’Alleanza Evangelica Italiana insieme a ONG evangeliche

Roma (AEI), 29 agosto 2022 – L’Alleanza Evangelica Italiana, in cooperazione con ONG evangeliche impegnate per la chiesa perseguitata, nella giornata di lunedì 28 agosto è stata ricevuta al Ministero degli Esteri dal Direttore Centrale per i Paesi dell’Asia e Oceania, dott.ssa Alessandra Schiavo. Nella delegazione il presidente Giacomo Ciccone, la vicepresidente Lucia Stelluti, Damaris Marletta e Oreste Ponticiello della commissione Libertà Religiosa, Latif Jacob (Pak o Hind Association) e Giovanni Tagliaferri (ACP Italia).

L’incontro si è concentrato in particolare sulla delicata situazione in Pakistan: l’Alleanza, dopo aver riportato gli esiti del colloquio avuto nell’ambasciata pakistana sabato 26 Agosto, ha condiviso notizie aggiornate fino a poche ore prima delle famiglie direttamente colpite, focalizzandosi poi su alcune situazioni ad altissimo rischio e consegnando report aggiornatissimi di Porte Aperte sul paese centro-asiatico. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla situazione delle richieste di asilo di pakistani presenti in Italia.

La discussione si è poi spostata su altri paesi della regione asiatica ad alto rischio di persecuzione religiosa e dove la maggioranza dei cristiani presenti sono evangelici: in questi contesti la rete internazionale dell’Alleanza Evangelica può fornire “notizie dal campo” oltre che cooperare con il Governo italiano per un’azione incisiva e coordinata.

La ministra plenipotenziaria, Alessandra Schiavo si è dimostrata molto attenta alle istanze dell’Alleanza Evangelica ribadendo anche il desiderio di una proficua collaborazione continuativa.

A margine dell’incontro la vicepresidente AEI Stelluti ha dichiarato: “Abbiamo sempre sognato che l’Alleanza Evangelica unitamente alle ONG impegnate in favore della chiesa perseguitata, possano impegnarsi congiuntamente sia nell’azione di advocacy, sia attraverso la preghiera IDOP (Giornata di Preghiera per la Chiesa Perseguitata) istituita da molti anni dalla Alleanza Evangelica Mondiale. Oggi qui si è concretizzata la prima parte di questo desiderio, visto che in questa circostanza e in diversi modi Porte Aperte, Voice of The Martyrs e ACP hanno cooperato con l’Alleanza. Siamo desiderosi di poter continuare tale proficua collaborazione in futuro ed anche attraverso sinergiche iniziative di preghiera IDOP”.


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
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www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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