Ideaitalia - Nuova serie, Anno VII · n. 19 · 27 dicembre 2023
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Caso Monfalcone: l’Alleanza Evangelica Italiana per la libertà religiosa
Una dichiarazione del Consiglio Esecutivo Federale
Roma (AEI), 27 dicembre 2023 – È con viva preoccupazione che l'Alleanza Evangelica Italiana prende atto delle ordinanze promosse dal Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che di fatto negano ai credenti musulmani la possibilità di riunirsi per pregare e celebrare il proprio culto, attraverso la chiusura di alcune moschee e l'imposizione di varie restrizioni.
Come cristiani evangelici, impegnati a proclamare il Vangelo di Cristo Gesù e confutare le fedi alternative compreso quella islamica, siamo fermamente contrari alla diffusione di una ingiustificata retorica discriminatoria verso coloro che professano una religione diversa dalla maggioranza. E, nel caso in questione, denunciamo politiche e azioni dal profilo islamofobico e/o antimusulmano, che sembrano indurre a considerare le persone di fede islamica come pericolose e violente.
Siamo consapevoli dell’esistenza di importanti sfide provenienti dall’Islam o legate ad esso. Sono sfide che richiedono la nostra attenzione e le nostre preghiere. Tuttavia, il diritto alla critica, al dissenso e alla proclamazione evangelica non possono mai trasformarsi in comunicazioni ostili e azioni segnate dall’odio e dalla paura. Piuttosto, in tali contesti, siamo convinti della necessità di ricercare opportunità di testimonianza evangelica, di incoraggiare azioni e relazioni che facilitino la condivisione del vangelo.
Ricordiamo, inoltre, che la Costituzione italiana tutela le libertà di religione e di culto, garantendo a tutti i cittadini il diritto di professare liberamente la propria fede. Questo diritto costituzionale deve essere rispettato e promosso da tutti gli amministratori, a qualsiasi livello.
L'Alleanza Evangelica Italiana continuerà ad impegnarsi per sostenere la libertà religiosa di tutti e promuovere il dialogo basato sul rispetto reciproco. Chiediamo dunque alle chiese, alle comunità religiose, alla società civile e a tutte le autorità locali di adottare politiche e azioni che favoriscano la convivenza pacifica tra le diverse comunità religiose presenti in Italia, nel rispetto della laicità e della pluralità confessionale.
Le benedizioni cattoliche per le coppie dello stesso stesso: reazioni evangeliche
Uno sviluppo che contraddice il magistero romano?
Roma (AEI), 27 dicembre 2023 – Sta facendo discutere dentro e fuori la Chiesa cattolica la dìichiarazione Fiducia supplicans con cui il Vaticano autorizza la benedizione delle coppie dello stesso stesso. In ambito evangelico, è da segnalare l’articolo di Leonardo De Chirico, “La ciliegina sulla torta di papa Francesco” (Loci Communes, 19/12/2023) in cui vengono sottolienati alcuni punti critici del documento.
Scrive De Chirico: “Tutto iniziò con “Chi sono io per giudicare?” (2013) per arrivare a “Tutti, tutti, tutti” della Giornata della gioventù di Lisbona (2023). Era chiaro sin da subito l’afflato inclusivo, abbracciante, “cattolico” di papa Francesco e la sua distanza dalle posizioni che lui definisce “clericali” e “indietriste” ma che sono anch’esse parte del bagaglio dottrinale del cattolicesimo romano”.
“Certo: il Vaticano dice che non si tratta di riconoscere le unioni gay come matrimonio, che la dottrina cattolica non cambia, che la benedizione non è un sacramento ma un sacramentale, … tutte precisazioni dottrinarie secondarie che non cambiano il punto principale. La chiesa cattolica oggi offre ufficialmente la benedizione alle coppie omosessuali: cosa peraltro già in atto (e da anni) nelle chiese cattoliche in molti Paesi europei (Germania e Belgio) e latinoamericani (Argentina)”.
“Non essendo imperniato sul e guidato dal vangelo biblico, il cattolicesimo fluttua tra l’affermazione del suo potere romano e l’accentuazione del suo abbraccio cattolico. Con Francesco, è stato il secondo a costituire la stella polare. Fiducia supplicans è la ciliegina sulla torta del suo pontificato. Gli ingredienti principali della ricetta gesuita di Francesco sono stati due: siamo “fratelli tutti” (cristiani, non cristiani, atei e agnostici: tutti) e la chiesa cattolica è l’ospedale da campo per tutti. Ora c’è anche la ciliegina sopra”.
“Dopo Fiducia supplicans in aperto contrasto con l’insegnamento biblico, gli evangelici che hanno subito il fascino dell’abbraccio bergogliano, capiranno finalmente che Francesco non è “evangelico” anche se sa parlare la lingua degli evangelici? E’ uno scaltro gesuita che sta portando la sua chiesa verso la forma più cattolica che abbia mai avuto, ma non verso l’evangelo di Gesù Cristo”.
Da parte sua, Reid Karr, direttore associato della Reformanda Initiative e pastore evangelico a Roma, nell’articolo “Pope Francis and the Blessing of same-sex couples: what does it mean?” scrive: “In Fiducia supplicans non mancano i riferimenti alle Scritture. Ciò che manca, tuttavia, è la sottomissione alle Scritture a cui si fa riferimento. Invece di sottomettersi alla Parola di Dio, si sottomette alle parole di Papa Francesco e al suo insegnamento che siamo tutti fratelli e sorelle, indipendentemente dalle nostre confessioni e scelte di vita. È interessante notare che, a differenza degli scritti di Francesco, Fiducia supplicans menziona il peccato e riconosce che siamo peccatori. Il problema, tuttavia, è che secondo la Dichiarazione, nonostante il nostro peccato, l'amore di Dio e la sua grazia trionfano. Il suo amore e la sua grazia hanno sempre la meglio sul nostro peccato. Questo è vero, ma richiede la confessione del peccato e un cuore pentito. Attraverso il potere dello Spirito Santo, richiede la volontà di allontanarsi dal peccato e di morire a se stessi e ai propri desideri peccaminosi. La Dichiarazione fallisce su questo punto, e con questa assenza le benedizioni della Chiesa cattolica rischiano di presupporre una relazione che non c'è, cioè una relazione di salvezza con Gesù Cristo. In questi casi, le benedizioni sono vuote e prive di valore”.
Verso il giubileo dell’Alleanza Evangelica Italiana (1974-2024)
L’assemblea federale si terrà l’11 maggio 2024
Roma (AEI), 27 dicembre 2023 – Come parte del giubileo dell’Alleanza Evangelica Italiana, l’assemblea federale dell’anno prossimo si terrà a Roma l'11 maggio 2024, alle ore 9:45, presso la chiesa Alfa & Omega, via Giorgio De Chirico.
Nell’occasione si ringrazierà il Signore per i 50 anni dell’Alleanza Evangelica Italiana (1974-2024) con la partecipazione di leader evangelici internazionali e rappresentanti delle Istituzioni.
A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
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www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Sergio De Blasi, Carine Francq.
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