Conosciamo le Dichiarazioni evangeliche II (9)

In questa nuova rubrica presentiamo una scheda su ciascun documento contenuto nel volume Dichiarazioni evangeliche II. Il movimento evangelicale 1997-2017, a cura di Pietro Bolognesi, Bologna, EDB 2017.

Ciascuna scheda descrive i principali contenuti delle singole dichiarazioni, nella consapevolezza che esse esprimono una varietà di sensibilità evangeliche  su cui vi possono essere valutazioni diverse (ndr).

Dichiarazione di Filadelfia (2007)

Fede, provvidenza e impegno politico

Roma (AEI), 4 aprile 2018 – Frutto di una consultazione sulle motivazioni dell’impegno sociale cristiano organizzata dalla Commissione teologica dell’Alleanza evangelica mondiale (WEA), questa breve dichiarazione delinea alcuni elementi caratterizzanti della responsabilità pubblica evangelica collocandoli nella cornice della signoria di Cristo.  Alcuni temi del Patto di Losanna (1974) sul rapporto tra testimonianza evangelica e responsabilità sociale, reiterati nel Manifesto di Manila (1989) sono ulteriormente consolidati e rilanciati.

La confessione che “Gesù è il Signore”, sintesi della fede cristiana antica e dichiarazione del riconoscimento della signoria di Cristo sul mondo intero, ha delle implicazioni politiche immediate. Gesù non è un signore tra i tanti o il mio/nostro signore soltanto, ma il Signore dei signori. Evitando di scadere nella tentazione teocratica, che è una pericolosa degenerazione, la chiesa deve tuttavia rendere testimonianza di cosa significhi vivere professando la signoria di Cristo. La chiesa deve operare nel quadro della provvidenza di Dio, promuovendo la trasformazione delle persone tramite la conversione ed il discepolato e aspettarsi che questo cammino impatti la realtà circostante. Senza essere abbagliati da ideologie o desideri di conquista, “la comune vita di fede e azione porterà ad una trasformazione del mondo in cui viviamo”.

La Dichiarazione si conclude con la consapevolezza che “la chiesa esercita la propria responsabilità sociale non solo con l’azione diretta nel mondo ma anche testimoniando dell’opera redentrice di Cristo in attesa del compimento di tutte le cose in lui”.