Conosciamo le Dichiarazioni evangeliche II (4)

In questa nuova rubrica presentiamo una scheda su ciascun documento contenuto nel volume Dichiarazioni evangeliche II. Il movimento evangelicale 1997-2017, a cura di Pietro Bolognesi, Bologna, EDB 2017.

Dichiarazione di Londra (2000)

Una visione per l'unità biblica nella chiesa moderna

Roma (AEI), 21 febbraio 2018 – Anticipando i segnali di crisi nell’identità evangelica di fine millennio, la Dichiarazione di Londra vuole essere un richiamo ad affrontare la liquidità della fede evangelica contemporanea tramite la valorizzazione del patrimonio biblico, teologico e spirituale della fede evangelica storica. L’etichetta di “evangelico” è soggetta ad abusi e manipolazioni tali da rendere necessaria una vigilanza costante sul suo significato dottrinale, spirituale e storico.

In questa fase di passaggio e di confusione, la questione della verità biblica va mantenuta, così come l’istanza della riforma costante secondo la Parola di Dio. La Dichiarazione prosegue con quattro affermazioni:
-    la fede evangelica è cattolica e riformata, non un’invenzione moderna e nemmeno una realizzazione perfetta;
-    la chiesa evangelica è storica, non un movimento fluido sul piano ecclesiale o un’accozzaglia di individui;
-    l’adorazione cristiana necessita di essere biblicamente informata, non alla mercè di mode e tendenze passeggere;
-    la signoria di Cristo si estende su tutto, anche nel bel mezzo del contesto pluralista e secolarizzato del nostro tempo.
Nata nel contesto britannico, la Dichiarazione è stata il frutto del contributo di esponenti battisti, presbiteriani, indipendenti ed anglicani che si sono ritrovati ad affrontare simili preoccupazioni e a convergere nel formulare un fraterno richiamo generale ad impedire il deragliamento della fede evangelico dai binari biblici.