Sola grazia: come Dio salva i peccatori?

Un dibattito sull’eredità della Riforma

Roma (AEI), 26 ottobre 2017 – Il significato del “sola grazia”, caposaldo della fede evangelica riscoperta dalla Riforma protestante, è stato al centro di un interessante dibattito. Mercoledì 24 ottobre, presso l’American Palace Hotel di Roma, nell’ambito della celebrazione del cinquecentenario della Riforma, è continuata la serie di dialoghi sui cinque “sola” della fede evangelica. Dopo gli eventi su “Sola Scrittura” (8/4/2017) e “Solo Cristo” (16/6/2017)  è stata la volta del “Sola Grazia. Come Dio salva i peccatori?”.

Per presentare il tema sono intervenuti Emanuele Rimoli (Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum) e Leonardo De Chirico (Istituto di formazione evangelica e documentazione). La serie di eventi sono stati promossi da chiese evangeliche romane e dall’Associazione Missione Tabita di Roma e l’ICED, con il patrocinio del Distretto centro dell’Alleanza Evangelica Italiana.

Come ha ben ricordato il moderatore Oreste Ponticello, guardare agli eventi di mezzo millennio fa è un’occasione per trovare la carica e rilanciarsi verso il futuro pregni di quel messaggio che riformò la fede riportando al centro della vita dei credenti la Scrittura e la figura di Cristo. Rimoli ha riproposto la dottrina cattolica della grazia battesimale (quindi sacramentale, quindi mediata dalla chiesa) che infonde la grazia nella vita del battezzato. De Chirico ha ribadito l’alternativa tra la concezione sacerdotalista della grazia (così come insegnata e praticata dalla chiesa di Roma) e quella evangelica (riscoperta da Lutero) secondo cui la grazia del Padre è mediata dal Figlio e resa efficace dallo Spirito Santo. Quindi “sola grazia”, dall’inizio alla fine.

Nonostante il tentativo di spostare il tema della grazia dall’ambito della dottrina della salvezza, la sintesi del dialogo è riducibile al riconoscimento che non ci sono opere alternative che l’uomo o qualsiasi istituzione mediatrice possano compiere per la salvezza. Tutto è per grazia e a chi la riceve non resta che rispondere con fede. Quello che Lutero riscoperse è più attuale che mai.