Assemblea AEI 2016: importante riflessione sul cattolicesimo

Si è conclusa l'assemblea nazionale dell'Alleanza Evangelica Italiana tenutasi a Roma l'8 e 9 Aprile. In un clima di fraterna stima, davanti ad oltre 200 partecipanti, esponenti del mondo evangelico italiano ed internazionale si sono confrontati sul senso della testimonianza evangelica rispetto al cattolicesimo romano. Importante punto di partenza sono state le valutazioni storiche di Pietro Bolognesi (IFED) e Leonardo de Chirico (vicepresidente AEI). Da un lato, l'evangelismo è passato da un posizionamento netto della sua identità rispetto al cattolicesimo ad uno slittamento su posizioni fluide e poco ben definite. Dall'altro canto il cattolicesimo, da una posizione oppositiva ha assunto atteggiamenti di apparente accoglienza, tolleranza e disponibilità alla collaborazione, ma sempre all'interno di un'autocomprensione imperiale.

playlist incontro annuale AEI 2016

La convergenza di questi due fattori ha reso necessario fermarsi e chiedersi quali fossero i punti risolti tra il mondo evangelico e quello cattolico prima di aspirare - in modo irrealistico ed ingenuo - ad una indefinita "unità". La questione si è resa necessaria soprattutto dopo i fatti del 2014 quando gli incontri di leader evangelici con papa Bergoglio raggiunsero un culmine proiettando sui media una sorta di riconciliazione dottrinale.

Non è mancata la possibilità per il pastore Giovanni Traettino (Chiesa della Riconciliazione), che è stato il maggiore protagonista di quella convergenza, di esporre la sua posizione a favore di un avvicinamento, evidenziando in quali ambiti oggi il cattolicesimo sembrerebbe essere più prossimo all'evangelicalismo. Gli interventi dei pastori Giovanni Di Francia (Congregazioni Pentecostali)e Agostino Masdea (Chiesa Pentecostale Alfa Omega) hanno tuttavia sottolineato come la fede biblica non possa trascurare la persistenza del cattolicesimo nella propria tradizione, nonostante evidenti cambiamenti formali.

Dopo aver presentato i motivi fondanti dell'unità cristiana, Efraim Tendero, segretario generale dell'Alleanza Evangelica Mondiale ha esposto le linee guida per la cooperazione all'interno del mondo cristiano. La sintesi finale del presidente dell'AEI, Giacomo Ciccone ha evidenziato che, ferma restando la possibilità di cobelligeranza per la realizzazione di progetti riguardanti aspetti sociali, non essendo di fatto cambiate le prospettive di fondo cattoliche, il mondo evangelico deve rimanere fermo sulle posizioni espresse chiaramente nel Documento di Singapore del 1986. A trent'anni di distanza da quella fondamentale presa di posizione dell'Alleanza Evangelica Mondiale, gli evangelici italiani, come quelli spagnoli, rappresentati dal segretario generale dell'Alleanza Evangelica Spagnola, Jaume Llenas, intendono mantenere le posizioni, continuando a combattere per l'avanzamento del regno di Dio in tutto il mondo. Di quel documento il Presidente ha proposto il recupero al segretario WEA e a tutta l'assemblea, per portare avanti il sogno per eccellenza dell'Alleanza Evangelica, ossia la manifestazione e la promozione dell'unità del popolo di Dio, per cui Gesù ha dato la sua stessa vita.

12 aprile 2016