Domenico Maselli: Storia dei battisti italiani; EUGENE H. PETERSON, Ubbidire a lungo e in una sola direzione

Informazioni editoriali

In questa rubrica sono segnalate alcune opere, inviate alla redazione, che possono essere acquistate presso le librerie evangeliche.

Domenico Maselli, Storia dei battisti italiani, 1873-1923, Torino, Claudiana, 2003, 177 p.

   La collana di Studi storici dell’editrice Claudiana si arricchisce di una pregevole monografia sulla storia del battismo italiano, dalle origini tardottocentesche al primo dopoguerra.

  Maselli, che aveva già ricostruito la storia di un’altra famiglia dell’evangelismo italiano – i “fratelli” – si cimenta, con la solita competenza storiografica, con quella battista.

  Dopo aver preso in considerazione gli antefatti, Maselli racconta la nascita ufficiale del battismo italiano nel 1873 e l’intervento diretto della Southern Baptist Convention e della Baptist Mission Society, che svilupperanno opere separate sino al 1884.

  Gli altri capitoli hanno un’impronta cronologica, e seguono passo passo gli sviluppi delle chiese e delle missioni battiste, sino ad arrivare all’espansione battista seguita alla Prima Guerra mondiale.

  Interessante è notare l’influenza che la teologia liberale ha avuto sul movimento battista sin dalla fine dell’Ottocento, dando luogo a vivaci dibattiti interni con posizioni più conservatrici. Questa tensione è rimasta nel battismo italiano sino a oggi, anche se le correnti neoliberali sono forse ancor più influenti di allora.

  La conclusione della monografia al 1923 fa pensare che Maselli stia lavorando alla rivisitazione storica degli anni successivi. Questo prolungamento è auspicabile, per conoscere meglio la storia recente di una componente importante dell’evangelismo italiano e per riflettere sul senso della testimonianza evangelica in prospettiva futura.

  Senza memoria del passato non si può costruire il presente.
 

Eugene H. Peterson, Ubbidire a lungo e in una sola direzione, Chieti-Roma, Edizioni GBU 2003, 229 p.

 Il “tutto e subito” non si addice alla crescita cristiana. La fretta consumistica non descrive la spiritualità biblica.

  Se la nostra cultura costringe spesso a bruciare i tempi e a saltare le tappe, la fede evangelica propone un cammino di discepolato all’insegna del pellegrinaggio. Cresce chi fa della sua vita un apprendistato presso il Maestro, Gesù Cristo, e cammina con Lui e in compagnia del Suo popolo verso la mèta. Scorciatoie o linee preferenziali non ci sono. Vie “veloci” nemmeno.

  Questa non è solo la convinzione dell’A., ma è l’indicazione autorevole e appassionata della Scrittura, che chiama i credenti a essere discepoli e pellegrini.

  Questo bel libro prende spunto da una sezione poetica della Bibbia in particolare, in cui i contorni essenziali della spiritualità biblica si trovano meravigliosamente intrecciati.

  Si tratta dei cosiddetti “canti dei pellegrini”, i Salmi dal 120 al 134, che erano cantati dai pellegrini in viaggio verso Gerusalemme in occasione delle grandi festività ebraiche.

  L’intento dell’Autore non è di fornirne un’esposizione erudita, ma di “offrire meditazioni pratiche che usino queste melodie come stimolo, incoraggiamento e guida”, per trovare in essi “una specie di vademecum per il cammino quotidiano di noi cristiani” (21).

  Di ciascun Salmo viene presentato il tema portante: il pentimento (Salmo 120), la fiducia (Salmo 121), l’adorazione (Salmo 122), il servizio (Salmo 123), l’aiuto (Salmo 124), la sicurezza (Salmo 125), la gioia (Salmo 126), il lavoro (Salmo 127), la felicità (Salmo 128), la perseveranza (Salmo 129), la speranza (Salmo 130), l’umiltà (Salmo 131), l’ubbidienza (Salmo 132), la comunità (Salmo 133) e la benedizione (Salmo 134). Questo è l’impasto straordinario della spiritualità cristiana.

  In un linguaggio chiaro e incisivo, che nasce anche da una notevole esperienza pastorale e maturità spirituale, l’Autore si affianca al lettore nel canto di questi Salmi al seguito del Maestro, per “ubbidire a lungo e in una sola direzione”.

  Oltre alla lettura meditata e personale, il volume si presta anche a letture comunitarie e ai culti in famiglia.