Capire cosa dice e cosa fa Papa Francesco

Contributi dall’Italia al discernimento evangelico

Roma (AEI), 19 dicembre 2020 – Capire cosa dice e cosa fa papa Francesco non è sempre impresa facile, soprattutto per chi vive in Paesi in cui la presenza del cattolicesimo non è maggioritaria e non è stata storicamente rilevante. Il rischio in questi Paesi è di avere una percezione del cattolicesimo riduttiva, addolcita, spezzettata. Per questa ragione è importante che gli evangelici italiani aiutino la fratellanza internazionale nel discernimento evangelico rispetto a quanto il cattolicesimo dice e fa.

Due esempi recenti mostrano come questo contributo sia dato. L’8 dicembre 2020 un articolo di Reid Karr è stato pubblicato sul sito www.desiringgod.org, collegato al past. John Piper. Reid è anch’egli pastore evangelico a Roma; nell’ultimo anno, è stato impegnato nel progetto “Granel di senape” dell’AEI. L’articolo si intitola “God’s Love is the Same for Everyone” (L’amore di Dio è lo stesso per tutti) e cerca di spiegare le affermazioni di papa Francesco sull’omosessualità. La sua concezione della “misericordia” senza ravvidimento e pentimento lo porta ad avere un atteggiamento molto accogliente senza veramente sfidare nessuno a mettersi in discussione davanti alla Parola di Dio

Il 16 dicembre 2020 il vice-presidente AEI Leonardo De Chirico ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia d’informazione Christian News sulla recente indizione da parte di papa Francesco della possibilità di ricevere le indulgenze della Chiesa cattolica romana date in nome di San Giuseppe. Mentre, da un lato, il cattolicesimo romano si apre a concezioni non bibliche dell’amore e della misericordia, dall’altro reitera pratiche e credenze non evangeliche che la Riforma protestante ha denunciato 500 anni fa e che sono tutt’ora al cuore del messaggio cattolico.