1.Tempo del Creato 2020: ma l’agenda è ecumenica?

Il “Tempo del Creato” è l’ultima iniziativa ecumenica sponsorizzata dalle maggiori organizzazioni ecumeniche. L’iniziativa è focalizzata sulla cura del creato. Essa include Un “Rosario ecologico” (preghiera a Maria) assieme a “Preghiere Ecumeniche” volte a comunicare l’idea che tutti coloro che le recitano sono fratelli e sorelle in Cristo, che condividono la stessa fede e che si differenziano solo su elementi di fede secondari non divisivi.

Mentre noi aderiamo pienamente a quanto la taskforce sulla cura del Creato del Movimento di Losanna e della WEA hanno prodotto nel corso degli anni, riconosciamo “Il tempo del Creato” come un’istanza di ecumenismo spirituale (pregare assieme, sperimentare l’unità cristiana, etc) che presuppone l’idea che siamo tutti “uno”. L’agenda ecumenica in questo modo avanza nei circoli evangelici anche se formalmente non si parla di “ecumenismo”.

Per la cura del Creato non è richiesto che sia ricercato a tutti i costi l’“ecumenismo spirituale” Per questa ragione noi condividiamo pienamente la seguente dichiarazione rilasciata dall ‘Alleanza Evangelica Italiana.

Nella cura del creato bisogna esercitare il discernimento

Una nota del Consiglio Esecutivo Federale dell’Alleanza Evangelica Italiana

Roma (AEI), 1 settembre 2020 – Avendo preso visione del programma dell’iniziativa “Il tempo del creato”, il Consiglio Esecutivo Federale dell’Alleanza Evangelica Italiana, incoraggiando tutta la chiesa a pregare, meditare ed esercitare discernimento spirituale per dare una risposta responsabile sulla base della Parola di Dio rivelata:

- Appoggia ogni iniziativa del popolo evangelico volta alla comprensione del piano di Dio per la Sua creazione, alla confessione del proprio peccato e delle proprie responsabilità, allo sviluppo di iniziative educative, sociali, politiche e imprenditoriali volte a vivere la relazione con il creato secondo le esigenze dell’Evangelo, in vista della speranza di Cristo che disse: “Io farò ogni cosa nuova”!

- E’ grato per i documenti evangelici già stabilmente parte del pensiero evangelico contemporaneo sul tema del creato e della cura per la creazione, come ad esempio: “Dichiarazione sulla cura del creato” (2008) e l’Appello dalla Giamaica (2012).

- Sostiene iniziative di co-belligeranza per un fine comune e condiviso (da organismi religiosi e/o secolari) volte alla cura e allo sviluppo del creato, anche laddove la fede e la visione del mondo dei soggetti coinvolti siano diverse.

- Prende le distanze dall’iniziativa ecumenica del network Lausanne/WEA e non si considera rappresentata in quanto crede che non sia né possibile né biblico unirsi in preghiera con uomini e donne che rappresentano istituzioni che professano una fede diversa da quella evangelica che ha nel Dio trino della Bibbia il suo solo Autore, Salvatore e Signore.

- Incoraggia gli organismi evangelici coinvolti ad esercitare discernimento per non scivolare gradualmente in una progettualità ecumenica che va ben oltre la cura del creato e le invita a non confondere la giusta attenzione per il creato con un’iniziativa ecumenica.