La persecuzione della chiesa nel mondo

Presentata la World Watch List

Roma (AEI), 24 gennaio 2024 – La situazione della libertà religiosa nel mondo continua a peggiorare e mai come in questa fase della storia, i cristiani sono stati oggetto di persecuzione e privazione della libertà come nell’anno appena passato. Queste, in sintesi, due tra le molte conclusioni che si possono trarre da un rapido sguardo alla triste classifica sulla situazione della libertà religiosa nei singoli paesi del mondo. Si tratta della cosiddetta World Watch List, pubblicata annualmente da Open Doors (Porte Aperte, in Italia, la nota agenzia associata all’Alleanza Evangelica Italiana). La lista è stata diffusa a livello mondiale su diversi canali mediatici ed ha suscitato sorpresa e disorientamento anche in ambienti non propriamente cristiani, come le emittenti televisive pubbliche ed alcuni quotidiani nazionali.

Mentre l’attenzione generale è attirata dai più conosciuti conflitti in Ucraina ed in Israele, in diversi altri luoghi si consumano delitti altrettanto tragici, sotto gli occhi distratti della maggior parte dei media. I contenuti del report, insieme ai criteri per la sua elaborazione, sono visibili sul sito di Porte Aperte (World Watch List 2024 - Porte Aperte Italia Onlus), a cui il mondo evangelico è realmente grato per l’attenzione concreta verso questa parte della realtà meno conosciuta e considerata. Si tratta di un lavoro accurato, spesso pieno di difficoltà e pericoli, attraverso il quale l’osservatorio istituito dall’agenzia, presente con efficaci ramificazioni in tutto il mondo, registra, analizza e pubblica informazioni altrimenti ignorate, se non volutamente occultate, dai media internazionali.

Per l’Alleanza Evangelica, la pubblicazione annuale della lista, oltre a rappresentare un imprescindibile punto di riferimento nelle attività legate alla libertà religiosa in Italia e nel mondo (come ad esempio l’annuale Giornata internazionale di preghiera per la chiesa perseguitata, che si svolge solitamente nel mese di novembre), è motivo di maggiore attenzione nella definizione della propria agenda. Attraverso la Commissione per la libertà religiosa dell’AEI, siamo incoraggiati a tenere alta la guardia anche nel nostro paese. È vero che non figuriamo nella WWL e che le ostilità verso i cristiani non si manifestano con la violenza, a costo della vita, ma non possiamo sicuramente affermare di essere esenti da certe privazioni e sopraffazioni. Non siamo nella WWL, ma la presenza di chiese evangeliche sul territorio italiano è considerata spesso al livello di “culti ammessi”. Non dimentichiamo quindi, di essere ancora in attesa di una legge sulla libertà religiosa in grado di superare i codici risalenti all’epoca del fascismo.