L’AEI sulle dimissioni di Benedetto XVI
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L’Alleanza Evangelica Italiana, dopo aver appreso la notizia delle dimissioni di Papa Benedetto XVI
esprime umana comprensione per una scelta motivata dalla percezione di una crescente debolezza personale. In un tempo in cui la prestanza fisica è spesso idolatrata e portata all’estremo, un simile gesto riflette invece una concezione della vita improntata ad un maggiore realismo che è consapevole dei limiti e della necessità di farvi fronte anche con rinunce personali; apprezza la forza delle convinzioni proprie di Benedetto XVI che ha manifestato nel suo pontificato, anche quando sono andate controcorrente rispetto alle esigenze del politicamente corretto e delle tendenze dell’opinione pubblica. Pur essendo la fede evangelica profondamente diversa da quella romana, un simile atteggiamento ha aiutato il dialogo perché fondato sulla lealtà alle rispettive convinzioni e non finalizzato ad un confronto superficiale;
rileva come il pontificato di Benedetto XVI non abbia spostato l’asse portante della Chiesa cattolica romana, basato sulla sintesi umana tra Scrittura e tradizione, Cristo e chiesa, grazia e sacramenti, fede e merito umano, culto e venerazioni rivolte a figure altre da Dio. Pur accentuando alcuni elementi evangelici, papa Ratzinger ha altresì consolidato la forza complessiva del cattolicesimo romano quale piattaforma in grado di tenere insieme elementi dell’evangelo ed elementi che sono incompatibili con l’evangelo biblico. Anche nei confronti del cattolicesimo di Benedetto XVI, gli evangelici non possono che ribadire la “diversità fondamentale” che esiste tra il cattolicesimo e la fede evangelica (“Orientamenti per pensare il cattolicesimo”, 1999).
Roma, 11/02/2013