L’evangelo a Sassofeltrio (PU)
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La testimonianza evangelica tra libertà religiosa e arricchimento per la comunità
In seguito all’annuncio della prossima apertura di una testimonianza evangelica a Sassofeltrio (PU), le autorità cattoliche della diocesi di San Marino hanno emesso un duro comunicato che contiene alcune insinuazioni sull’integrità delle persone coinvolte e alcuni giudizi sprezzanti sulla fede evangelica. L’Alleanza Evangelica Italiana aveva già espresso la propria solidarietà alla chiesa evangelica battista di Cesena e all’ex-prete Luca De Pero (1/9/2011) e invitato le parti a moderare i toni del confronto (18/9/2011). Ora, di fronte ad una nuova ondata di polemiche, desidera ricordare quanto segue:
- - l’Italia è un paese libero dove è possibile praticare la propria religione ovunque (Artt. 3 e 19 Costituzione), anche a Sassofeltrio come in qualsiasi altro luogo. Nessuna confessione religiosa deve avere una concezione “proprietaria” del territorio come se esso fosse sotto la propria tutela. La confessione religiosa di maggioranza deve abituarsi alle regole minime del pluralismo religioso garantito dalla Costituzione.
- - la testimonanza evangelica non è mai “contro” qualcuno. “Quello che possiamo è per la verità” (2 Corinzi 13,8). Se l’evangelo porterà frutto, sarà per la salvezza delle persone ed il bene della comunità. L’intenzione della chiesa evangelica non è contrastare la presenza cattolica, ma semplicemente annunciare la buona notizia e servire il prossimo, come Gesù ha insegnato.
- - la testimonianza evangelica sarà, al contrario, un arricchimento per il paese di Sassolfeltrio. Dove la Bibbia viene letta e vissuta, lì ci sono ricchezze nuove e potenzialità che si esprimono. Deve temere solo chi pensa di perdere “potere” sulle coscienze. Dove l’evangelo è annunciato, lì c’è lo Spirito del Signore e lì c’è libertà (2 Corinzi 3,17).
L’Alleanza Evangelica invita tutti al reciproco rispetto e ad astenersi da inutili polemiche.
Roma, 15 marzo 2012