SPECIALE ASSEMBLEA FEDERALE - Roma, 3-4 maggio 2019
Evangelici in una società disorientata
Roma (AEI), 3 maggio 2019 – Anche quest’anno l’assemblea federale è stata preceduta da una serie di tavole rotonde che hanno dato l’opportunità di aprire tavoli di confronto sul tema “Evangelici in una società disorientata”. Nella prima tavola rotonda, moderata da Iader Patuelli, il fuoco è stato sviscerare la sfida del disorientamento nell’identità personale e le sue ricadute nella società. Il tema specifico è stato “Sessualità, società e famiglia alla luce della Bibbia”.
Rileggendo stralci di documenti che negli anni l’Alleanza Evangelica Italiana ha prodotto sul tema, Salvo Bonaccorsi, coordinatore del distretto AEI Sicilia, ha tracciato un quadro antropologico di riferimento in cui la nostra identità creata da Dio è stata soggetta alla distorsione del peccato ma può essere ricostruita dalla grazia di Dio. Bonaccorsi ha anche sottolineato il fatto che se il mondo è disorientato, la chiesa ha la sua quota di responsabilità nel non essere stata un adeguato “ammortizzatore” nella società portando il sale e la luce dell’evangelo. Ha portato esempi di intervento sul campo che mostrano come la grazia di Cristo sia all’opera anche nelle situazioni più complesse.
Gaetano Di Francia, consulente evangelico, ha sottolineato il tema della sofferenza come cifra di tante esperienze che precedono e accompagnano i disorientamenti dell’identità personale. Abusi, violenze, sofferenze nelle famiglie portano al disorientamento personale. Il vissuto delle relazioni in molte chiese evangeliche non sono migliori di quelli che si riscontrano nel mondo più allargato. L’omosessualità è indicatore di un disagio avvenuto nell’esperienza precedente. Gli evangelici sembrano essere particolarmente toccati dal tema dell’omosessualità, talvolta dimenticando il fatto che la Bibbia sottolinea molto più spesso altri peccati e altre devianze. Di Francia ha sottolineato che l’omosessualità è un peccato come gli altri. La necessità per gli evangelici è di sostenere l’accompagnamento da parte di persone competenti. La grazia di Dio riorienta la vita e la responsabilità della chiesa è quella di fornire un aiuto in vista di un cammino di guarigione.
Roma (AEI), 3 maggio 2019 – Il secondo momento del venerdì pomeriggio ha visto Giuseppe Rizza, coordinatore del distretto Nordest e membro della commissione etico-sociale dell’Alleanza Evangelica Europea, presentare un documento su un tema sensibile. Sottolineando l’importanza di avere contesti evangelici sovranazionali come l’Alleanza Europea che aiutino le chiese italiane ad elaborare prese di posizione su tema etici e sociali, Rizza ha tracciato il contesto culturale entro cui si colloca la riflessione del documento. Il tema del “gender” è segnato da una emergente fluidità. Di fronte a questi cambiamenti, spesso le nostre chiese combattono battaglie di ieri con le armi dell’altro ieri; trattiamo i sintomi ma ci manca la visione di sistema. Ci manca un pensiero d’insieme; talvolta abbiamo elementi giusti ma non siamo capaci di tradurli in termini culturalmente rilevanti.
Il documento dell’AEE opera una utile distinzione dei piani. Da un lato c’è il piano teologico con le convinzioni bibliche che il cristianesimo ha sempre affermato: uomo e donna sono create ad immagine di Dio; uomo e donna hanno una dignità irriducibile; la sessualità è un dono di Dio; il contesto in cui vivere una sana sessualità è la relazione pattizia matrimoniale monogamica. Questi principi fanno del bene a tutti.
Poi c’è il piano comunicativo per togliere il più possibile ostacoli alla relazione con gli altri nell’agorà pubblica. Il documento incoraggia lo sviluppo di un atteggiamento comunicativo all’insegna della grazia e della verità “per esplorare la bellezza della visione biblica del sesso e della famiglia”. Gli evangelici devono trovare una postura sobria ed equilibrata nella società plurale, caratterizzata da ascolto e non solo da slogan e sentenze.
Il terzo profilo è quello dell’impegno sociale e dell’azione politica. Va sempre salvaguardata la libertà di pensare e di dire delle cose diverse nella società plurale. Di alcune cose bisogna prendere atto: la cultura e l’ordinamento legislativo che hanno integrato l’accettazione del fenomeno LBGT+. Poi bisogna opporsi all’equazione tra matrimonio e unione di persone e all’affidamento/adozione dei bambini. Infine, il documento auspica il non abbassamento dell’età minima del consenso alle attività sessuali; la protezione dei bimbi; lo stop ai trattamenti di rimodulazione dell’identità dei bimbi.
Il testo del documento “LGBT+ e diritti” è disponibile in italiano qui.
Roma (AEI), 3 maggio 2019 – La terza tavola rotonda ha avuto come tema la sfida della presenza evangelica nel mondo della comunicazione. Chiara Lamberti, redattrice di Ideaitalia, ha moderato la conversazione e l’ha aperta con la citazione dell’Impegno di Città del Capo e della Dichiarazione di Brea in cui si incoraggiano gli evangelici ad essere utenti responsabili della comunicazione e capaci di costruire ministeri impattanti.
Elpidio Pezzella, pastore e coinvolto in progetti di comunicazione tv e sui social, ha aperto il suo intervento ricordando che nonostante la Dichiarazione dell’ONU sulla libertà di stampa contenga molti buoni principi, la situazione italiana è caratterizzata da una situazione nella quale il 95% dello spazio radiotelevisivo pubblico è dato alla chiesa cattolica; la comunicazione degli “altri” è strutturalmente annichilita. E poi: andare sui media ma a fare che cosa? Occorre mettere assieme le energie, ma per fare che cosa? E poi è bene che ci sia una varietà per colmare vari linguaggi. C’è bisogno di “nuova pentecoste”; la possibilità di parlare lingue diverse nello stesso tempo senza combatterci tra noi. Un progetto possibile per avanzare in questo campo è realizzare una sorta di “church advisor” evangelica: una app in cui ci siano tutte le chiese e opere che sono interessate a farne parte.
Il secondo intervento è stato di Davide Bogliolo, coordinatore AEI Centro, che si è soffermato sul tipo di messaggio che vogliamo comunicare. L’Impegno di Città del Capo incoraggia alla creatività nell’uso dei media. Ognuno per conto suo non va da nessuna parte nella comunicazione. Un progetto su cui lavorare potrebbe essere un portale che prenda spunto dal modello spagnolo-internazionale di Focus evangelico in cui i talenti, gli stili, le varietà emergano all’interno di una proposta comunicativa evangelica.
Roma (AEI), 4 maggio 2019 – L’assemblea federale vera e propria del 4 maggio ha avuto come cardine la relazione del presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana Giacomo Ciccone. Introducendola con la lettura di Isaia 5,1-2 che parla dell’azione di Dio nella sua vigna, Ciccone ha riflettuto su alcuni rischi per la chiesa quando si pensa solo a sé stessi, ci si inebria perdendo lucidità, non si ha pazienza nell’aspettare i tempi di Dio, si diluisce il vangelo, ci si riempie di ricette secolari al posto delle verità biblica. L’evangelicalismo incarna “una testimonianza vivente straordinaria nelle mani di Dio” e l’Alleanza evangelica cerca di procedere dentro il solco della fedeltà, all’insegna di luci e ma anche di affaticamenti e limiti.
Nel rendere conto delle varie attività, un bilancio positivo hanno registrato la Settimana Mondiale di Preghiera e la “Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata” (IDOP). Gli altri appuntamenti istituzionale devono ancora consolidarsi. Una tabella ha raccolto tutte le molteplici attività svolte durante l’anno nei vari settori di intervento (libertà religiosa, preghiera, azione sociale, ecc.).
L’Alleanza incontra difficoltà sul piano organizzativo dovute al fatto che le attività ordinarie dipendono dal lavoro dei volontari. Per ovviare a queste difficoltà, Ciccone ha annunciato che si attiveranno dei “sabati di lavoro” ogni trimestre per 4/5 volontari che eseguano compiti amministrativi.
Roma (AEI), 4 maggio 2019 – Dopo la relazione del Presidente, l’assemblea si è articolata secondo l’ordine del giorno preannunciato. I coordinatori dei vari distretti hanno presentato le loro relazioni sulle attività svolte nel corso del 2018, imperniate sugli appuntamenti istituzionali come la Domenica della memoria, la Settimana Mondiale di Preghiera e la Giornata di Preghiera per la chiesa perseguitata (IDOP). Le attività sul territorio sono una parte fondamentale della vita dell’AEI.
A queste relazioni sono seguite quelle sull’opera di Ideaitalia, il bollettino digitale dell’AEI e la presentazione dei bilanci consuntivi e preventivi, che sono stati approvati. La discussione successiva si è concentrata sui lavori della Commissione Statuto che ha elaborato un progetto in vista della riforma dello statuto. Nella prossima assemblea la revisione dello statuto sarà oggetto di discussione plenaria e di votazione.
Roma (AEI), 4 maggio 2019 – Nella seconda parte della mattinata si è tenuta una tavola rotonda a cui sono stati invitati a partecipare i senatori Lucio Malan e Simone Pillon, oltre al presidente AEI Giacomo Ciccone. L’invito era stato esteso anche ad esponenti politici della sinistra laica ma che non sono intervenuti. Richiamando la tradizione dell’Alleanza di organizzare tavoli di discussione plurale su temi di attualità pubblica, il vicepresidente Leonardo De Chirico ha posto alcune domande ai relatori circa la definizione di famiglia in un tempo in cui si parla sempre più di famiglie (al plurale), circa la sfida educativa per la famiglia e sul ruolo che una minoranza (come quella evangelica) possa avere nella società italiana.
Il sen. Pillon si è complimentato per l’attenzione dell’Alleanza la tema della famiglia, vero “ecosistema umano” sotto attacco. Circa la definizione di famiglia, Pillon ha sostenuto che se “tutto è famiglia, niente è famiglia”. La definizione riconosciuta dalla Costituzione deve essere mantenuta se non si vuole decostruire un tassello su cui regge l’ordine sociale. Il rischio è di scivolare ancor più in una società liquefatta dove a soccombere sarebbero i deboli e i malati. Centrale è la sfida dell’educazione che deve essere riconosciuta come una prerogativa della famiglia contro l’intrusione dello stato.
Il sen. Malan ha esordito sostenendo la necessità per la società di avere una “bussola” di valori che deve orientarne la vita. Mentre tutte le opinioni devono poter circolare, esiste una piattaforma morale prima che giuridica che regge la vita comune. Il rischio è di andare verso una società gassosa dove non ci sono più punti di riferimento.
Il Presidente Ciccone, dopo aver richiamato alcuni passi biblici sulla famiglia e i documenti che l’AEI ha promosso sul tema, si è soffermato sul fatto se sia utile o meno insistere sull’aggettivo “naturale” quando si parla di famiglia. Sappiamo che secondo la Bibbia il peccato ha intaccato tutto e quindi la natura “pura” non esiste più. Non sarebbe più realistico e laico parlare di dato della creazione ampiamente attestato nella storia dell’umanità? Inoltre ha insistito sul fatto che lo stato non “definisce” la famiglia, ma la riconosce come realtà che pre-esiste lo stato. Ciccone ha anche fatto alcune proposte concrete su interventi legislativi possibili a favore della famiglia in Italia.
Al termine della tavola rotonda, Vanni Bondesan, presidente del Movimento Evangelico Famiglie Italiane ha consegnato ai senatori le più di 9000 firme raccolte per l’Appello a favore della famiglia promosso dall’Associazione.
Roma (AEI), 4 maggio 2019 – Nell’ultima sessione dell’Assemblea federale, è stata presentata la Nuova Traduzione Vivente (NTVI) della Bibbia a cura della Casa della Bibbia di Torino. Giancarlo Farina, direttore della Casa della Bibbia nonché coordinatore del distretto AEI Nord-Ovest, ha spiegato che questa traduzione è collegata alla Living Bible anglosassone, con l’obbiettivo di produrre una tradizione in italiano moderno, di facile lettura e anche utile per la lettura pubblica. La NTVI non vuole sostituire la Nuova Riveduta, ma essere un complemento per soprattutto i neo-convertiti, i giovani, ma anche i credenti maturi desiderosi di riscoprire i tesori della Scrittura.
Daniela Benevelli, coordinatrice del progetto, Filippo Falcone e Luigi Dettori (parte del gruppo di traduttori e revisori) hanno illustrato le premesse e le tecniche di traduzione della NTVI. La traduzione dall’inglese è rivista sui testi originali, ulteriormente sottoposta a verifiche teologiche e stilistiche. La pubblicazione del Nuovo Testamento è prevista per il 2021, mentre per tutta la Bibbia si prevede che la pubblicazione avverrà nel 2015. (LDC)
Roma (AEI), 2 maggio 2019 – Domenica 28 aprile uomini armati non identificati hanno ucciso almeno sei persone in una chiesa protestante delle Assemblee di Dio nel nord del Burkina Faso. Secondo testimoni locali, gli aggressori sono arrivati su sette motociclette alla fine del culto domenicale e hanno ucciso il pastore, due dei suoi figli e altri tre fedeli. Secondo il portavoce del governo Remy Fulgance Dandjinou questo è il primo attacco a una chiesa cristiana da quando, nel 2016, sono scoppiate violenze jihadiste nel paese dell'Africa occidentale. Gli aggressori hanno anche distrutto parte dell’arredo della chiesa, tra cui il pulpito che è stato bruciato ed hanno rubato del cibo. Non c'è stata immediata rivendicazione di responsabilità, ma questi attacchi mortali sono stati attribuiti a gruppi jihadisti che hanno sempre più destabilizzato il paese.
Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza in diverse province settentrionali che confinano con il Mali a dicembre, a causa di continui attacchi islamici. Dal 2015 sono state uccise un totale di 350 persone. Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo, ha espresso le sue condoglianze per l'attacco e nel frattempo, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato che c’è una preoccupante ondata di intolleranza e violenza basata sull'odio rivolta ai seguaci di molte fedi, e ha invitato i leader mondiali a fermarlo. (CL)
A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
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Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.
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