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Aggiornamenti sulla libertà religiosa nel mondo

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La WEA presenta i suoi rapporti al Consiglio dei diritti umani dell’ONU

Roma (AEI-WEA), 5 agosto 2019 – In  occasione della quarantunesima sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (ONU), che si è tenuta a Ginevra tra Giugno e Luglio, l’Alleanza Evangelica Mondiale (WEA) ha avuto l'opportunità di presentare un rapporto che ha fatto luce sulle crescenti restrizioni imposte ai cristiani, e alle altre minoranze religiose, in molti paesi dove la libertà religiosa è sempre più negata.

Tra i paesi elencati dalla WEA ci sono stati l’Algeria, l’India e L’Iran dove si sono verificati molti casi di chiusura o confisca forzata di luoghi di culto e di cause giudiziarie contro i cristiani o dove i politici perpetrano discorsi di intolleranza religiosa e usano una retorica che incita all'odio contro le minoranze religiose.

Inoltre gli esponenti della WEA hanno denunciato i casi di ingiustizia presenti in Nepal, Vietnam e Sri Lanka dove vi sono leggi che criminalizzano le attività religiose legittime e permettono di arrestare o intimidire i membri di minoranze religiose con la falsa accusa di tentare di "convertire" gli altri, o leggi che limitano la capacità delle chiese di costruire luoghi di culto e dei credenti di partecipare vita politica e sociale del paese.

L’impegno dell’Alleanza Evangelica per difendere la libertà religiosa continua anche mandando rapporti alla Universal PeriodicReview (UPR), che è un processo di revisione tra pari in cui i paesi formulano raccomandazioni per coloro che sono sottoposti a revisione, volto a migliorare la situazione dei diritti umani in tali paesi e che, prossimamente si occuperà della Turchia, della Svezia e della Spagna dove secondo la WEA vi sono problemi crescenti per i cristiani che sono sempre più discriminati.

La preghiera è che il Signore possa servirsi di questi mezzi per smuovere le situazioni in favore dei credenti che soffrono così come è successo per il Bhutan, che quest’anno era tra i 14 paesi sottoposti alla loro periodica revisione dei diritti umani, e per cui,cinque paesi tra cui Paesi Bassi, Estonia, Canada e Stati Uniti, facendo eco alle raccomandazioni del rapporto della WEA, hanno fatto pressione affinché il governo del Bhutan entro settembre 2019 risponda a queste raccomandazioni, per promuovere la protezione delle minoranze religiose, comprese le chiese evangeliche. (CL)

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