Leggiamo che “ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile… Non mi lascerò dominare da nulla” (1 Cor 6,12). “La saggezza che viene dall’alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite…” (Gc 3,17). “Fuggi le passioni giovanili …” (2 Tm 2,22); “… recuperando il tempo” (Col 4,5).
Dichiariamo che la responsabilità dell’uso della televisione è dei genitori, che, in ultima analisi, decidono come e quando guardarla.
Constatiamo che il tempo passa molto velocemente e che è facile perdere tempo davanti alla televisione.
Deploriamo che la televisione possa impoverire la vita di famiglia e che la regolamenti a discapito del benessere della famiglia stessa.
C’impegniamo a osservare i seguenti comportamenti:
• un bambino non accenderà la televisione senza chiedere il permesso al papà o alla mamma;
• guarderemo solo i programmi che abbiamo scelto, e non accenderemo a caso la TV, solo perché non abbiamo niente da fare. L’accenderemo all’inizio del programma e la spegneremo alla fine del programma;
• cercheremo, per quanto possibile, di trascurare gli spot pubblicitari;
• le riunioni, i compiti, le incombenze di casa (piatti, ecc.), le visite, le uscite, i momenti di preghiera in famiglia, ecc., avranno sempre la precedenza sulla televisione;
• rifiuteremo con decisione tutte le trasmissioni che incoraggiano o utilizzano parolacce, violenza gratuita, erotismo, parole blasfeme. Non guarderemo nessun programma che svilisce la donna o promuove l’omosessualità o la promiscuità (questi programmi includono i “reality show”, i varietà leggeri, la magia, ecc.). In breve, tutto ciò che induce a prendere il peccato alla leggera sarà categoricamente respinto.
• Se la televisione diventa un’occasione di caduta per un membro della famiglia, prenderemo misure drastiche (Mt 5,29);
• la televisione non sarà mai usata come “baby-sitter” né come “compagnia” quando siamo soli; non sarà mai accesa prima che i bambini vadano a scuola né dopo il loro ritorno da scuola;
• desideriamo vigilare sui seguenti effetti: la passività (Pr 12,27), la mancanza di vigilanza (1 Ts 5,6; 1 Tm 4,16), la mancanza di autocontrollo (Gal 5,19-22).
Permettiamo che la televisione sia accesa più che di solito in casi speciali: i giochi olimpici, la coppa del mondo, i casi di attualità eccezionale, ecc.
Decidiamo di fare un bilancio periodico dell’uso che facciamo della televisione, davanti al Signore, per decidere insieme eventuali cambiamenti nel nostro comportamento.