Ritornare a celebrare il Signore insieme e in sicurezza

I contenuti della lettera al Ministero dell’Interno

Roma (AEI), 8 maggio 2020 – La lettera inviata dal “comitato di scopo” al Ministero dell’Interno contiene una parte introduttiva e un allegato in cui sono presentate le istanze delle chiese evangeliche in vista della “Fase 2”. Nel cappello iniziale si “auspica che l’emanazione di norme che riguardano le chiese stesse siano preventivamente discusse e concordate con esse affinché il diritto alla libertà religiosa sancito dalla Costituzione abbia concreta attuazione anche in questa fase di superamento graduale dell’emergenza”.

 

Viene ricordato che “oltre al mantenimento dei culti domenicali e agli incontri di preghiera (con modalità telematiche), non sono mancate opportunità di servizio alla collettività come, ad esempio, dimostrato dall’assistenza fornita dall’ospedale da campo dell’organizzazione evangelica Samaritan’s Purse a Cremona (sostenuta da molte delle nostre chiese), dalla distribuzione gratuita di mascherine da parte delle comunità evangeliche in molte regioni, dalla capillare azione del volontariato evangelico nel distribuire pasti, aiuti economici, buoni spesa e assistenza spirituale su tutto il territorio nazionale ed in collaborazione con la Protezione Civile e gli enti locali. Tutto ciò mostra quanto le chiese e i movimenti evangelici stiano vivendo questa emergenza con un senso di responsabilità non solo verso le proprie comunità ma anche seminando atti e iniziative benefiche per la società italiana, tutte peraltro autofinanziate”.

Non si nasconde il fatto che “la sospensione della libertà di culto comunitario solleva qualche interrogativo se prorogato in forma assoluta oltre ogni ragionevole considerazione volta al contenimento della pandemia. Mentre abbiamo sostenuto le limitazioni emergenziali, auspichiamo altresì il graduale e progressivo riallineamento alle condizioni di fruibilità piena della libertà religiosa”.

La seconda parte della lettera contiene il Documento di lavoro riassuntivo delle istanze provenienti dalle chiese evangeliche in vista della “Fase 2”. I punti trattati riguardano la raggiungibilità, il controllo nei locali di culto, la partecipazione dei fedeli al culto, la sanificazione e DPI e la sostenibilità dei costi. Due altre sezioni riguardano proposte per le attività di assistenza spirituale e quelle di volontariato sociale svolte dalle chiese. (LDC)