È peggio l’agenda dei “nuovi samaritani” o dei “nuovi intolleranti”?

Fake News e giudizi sprezzanti sulla Samaritan’s Purse

Roma (AEI), 25 aprile 2020 – Da più di un mese a Cremona è operativo l’ospedale da campo di Samaritan’s Purse (SP), una ONG evangelica nord-americana che ha messo a disposizione dell’Italia una delle proprie strutture per affrontare l’emergenza covid-19 (l’altra è operativa a New York).  L’intervento umanitario è da tutti apprezzato sotto il profilo medico e sociale. Molte chiese evangeliche collaborano con SP in attività collaterali e l’AEI ha anche inviato un cappellano per l’assistenza spirituale ai pazienti, famigliari e personale ospedaliero. La SP è stata oggetto di un articoletto graffiante di Paolo Naso pubblicato sul NEV (23/4/2020). L’articolo contiene delle vere e proprie fake news che vanno precisate e dei giudizi sprezzanti che vanno ripresi:


 
1. Naso scrive: “Viene da chiedersi se le tende dei Samaritani abbiano mai accolto pazienti ebrei, musulmani o convintamente atei e come si siano comportati”. Certamente che sì: lo dice il sito (che lui cita ma che non ha letto). L’assistenza viene data a tutti senza distinzione; la preghiera viene proposta senza imposizione. Questa si chiama testimonianza evangelica. Forse Naso ha dimenticato che quello che fa SP è la stessa cosa che per secoli hanno fatto e continuano a fare le opere evangeliche in ogni latitudine e longitudine quando danno da mangiare, curano gli ammalati, prestano assistenza, ecc. condividendo l’evangelo e pregando per le persone. E’ fondamentalista questo? No è semplicemente cristiano!

2. Naso va in fuori gioco vistoso quando, alludendo ai crocifissi e alle pratiche cattoliche negli ospedali, mette sullo stesso piano l’attività religiosa della SP alle madonne negli atri degli ospedali pubblici. Dimentica, tuttavia, che la SP è un ente privato che si autofinanzia, mentre gli ospedali italiani sono pagati coi soldi di tutti i contribuenti. Questo non fa la differenza? Se un ente evangelico si autofinanzia, non può prestare soccorso in azione medica e in parole cristiane?

3. Naso va in totale confusione quando carica la sua contrarietà e dice: “per lavorare nella struttura, i dipendenti dovevano sottoscrivere un’affermazione di fede che professa come un dogma la contrarietà (?!) ai gay, ai transessuali e all’aborto”. Chissà che scandalo! A parte il fatto che è falso affermare che la SP sia “contro” le persone gay o transessuali, la SP è una ONG evangelica che ha una sua linea consona alla fede evangelica storica. E’ del tutto legittimo che il personale sia selezionato tra persone che ne condividano gli scopi e le convinzioni, tra cui il sostegno alla visione biblica della sessualità e del matrimonio. Naso vorrebbe che tutti aderissero al “dogma” del pensiero unico del politicamente corretto? Dio ci scampi dalla tirannia di chi, in nome della tolleranza, diventa intollerante verso chi la pensa diversamente!

4. Infine, Naso critica l’appoggio di Franklin Graham, presidente di SP, alla destra religiosa americana. Legittimo avere idee diverse sulla politica americana. Doveroso segnalare gli eccessi verbali. Ma l’opera di un ospedale evangelico da campo – che, peraltro, non costa nulla al contribuente italiano - deve essere per forza politicamente corretta e progressista dal punto di vista politico per non essere oggetto di fake news e di giudizi sprezzanti? Un po’ di deontologia professionale e di sano pluralismo evangelico non guasterebbero. L’agenda dei “nuovi samaritani” è molto meno pericolosa di quella dei “nuovi intolleranti”. (CEF)