Comunicato congiuntoAlleanza Evangelica Italiana e Alleanza Evangelica Europea

Comunicato congiunto

Alleanza Evangelica Italiana e Alleanza Evangelica Europea

sul disegno di legge sulla "manipolazione mentale"

Torino, 2 luglio 2004

Nel dicembre del 1995, 16 membri dell'Ordine del Tempio Solare furono trovati morti. Questa tragedia spinse molti politici europei a intraprendere azioni di contrasto nei confronti delle cosiddette "sette" in modo che episodi simili non potessero più verificarsi. Il mondo evangelico condivise l'orrore di quell'evento. In più, continuiamo ad essere preoccupati che gravi abusi possano essere perpetrati da gruppi religiosi estremisti. Tuttavia, siamo d'accordo con le conclusioni del Parlamento Europeo e dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa secondo cui legiferare contro le "sette" è impossibile (perché una "setta" non può essere definita) e potenzialmente pericoloso dal punto di vista dei diritti umani. La Risoluzione 1309 (2002) del Consiglio d'Europa ha criticato la politica francese contro le minoranze religiose chiedendo di riconsiderare la legge sulle "sette".

L'articolo 9 della "Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali" persegue un approccio saggio alla libertà religiosa quando afferma che ognuno è libero sia di cambiare che di manifestare la propria religione in privato o in pubblico, individualmente o collettivamente. Continua dicendo che "la libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo può essere soggetto di quelle sole restrizioni che, stabilite per legge, costituiscono misure necessarie in una società democratica, per la protezione dell'ordine pubblico, della salute e della morale pubblica, o per la protezione dei diritti e della libertà altrui". Ciò chiama i gruppi religiosi a comportarsi in modo ragionevole, ma limita anche il potere di esterni ad interferire solo quando è assolutamente necessario.

L'abuso, sia esso fisico, mentale, emotivo o finanziario, può verificarsi all'interno di comunità religiose. Tristemente, può essere perpetrato in qualsiasi raggruppamento: la famiglia, un'organizzazione giovanile, una ditta, un partito politico. La società deve cercare di proteggere coloro che sono vulnerabili attraverso linee-guida e leggi ragionevoli che siano valide per tutti, non solo per i gruppi religiosi. Ogni indagine sugli abusi deve essere compiuta da professionisti seri che seguono procedure giudiziarie chiare che permettono una raccolta e una valutazione completa ed equa degli elementi.

La "manipolazione mentale" è un potenziale pericolo. Tuttavia, il termine non può essere definito chiaramente. La predicazione appassionata di una persona o un consiglio dato in una conversazione privata possono essere interpretati da qualcuno come una "manipolazione mentale". Ogni tentativo da parte della società di aiutare le vittime di abusi deve seguire delle regole molto rigorose per assicurare che questi interventi si verifichino solo in caso di prova certa di abuso. Gli esperti di diritti umani, il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa concordano nel sostenere che le leggi esistenti sugli interventi dei servizi sociali sono adeguate a trattare questi casi. Una legislazione specifica, come la proposta d’introduzione nel Codice penale di un articolo sulla "manipolazione mentale", è inutile e potenzialmente pericolosa.

L'Alleanza Evangelica Italiana e l'Alleanza Evangelica Europea di cui è parte, uniscono una grande varietà di evangelici (anglicani, battisti, carismatici, fratelli, indipendenti, luterani, metodisti, pentecostali, ecc.) sulla base di una confessione di fede che comprende i credi della chiesa cristiana e la Bibbia come la massima autorità. Anche se siamo profondamente in disaccordo con la teologia dei gruppi chiamati "sette", crediamo che la libertà religiosa debba essere un diritto di tutti a meno che non venga compiuto un abuso provato. Questo è il motivo per il quale chiediamo ai responsabili politici di evitare di legiferare in materia di "sette" perché, anche se con buone intenzioni, si rischia di mettere a repentaglio la libertà religiosa.