COVID19: protocolli superati ma guardia sempre alta

Rimane obbligo mascherine, diligente mantenere alcune misure precauzionali

Roma (AEI), 31 marzo 2022 – Con la fine dello Stato di Emergenza COVID19 che si conclude oggi, i protocolli che sono stati stipulati tra il Governo e le varie Confessioni Religiose esauriscono immediatamente la loro validità. Tra questi anche il Protocollo con le Chiese Protestanti, Evangeliche, Anglicane cui contribuì significativamente il Comitato di Scopo che diverse opere evangeliche italiane e l’AEI costituirono appositamente per accompagnarci per oltre 22 mesi.

In considerazione dell’attuale situazione epidemiologica - ancora virulenta – e constatando che alcune delle misure mantengono la loro efficacia per la prevenzione al di là degli obblighi normativi, invitiamo le chiese a non disperdere tutto quanto attuato ed appreso in questo lungo periodo, ma anzi a valorizzarlo opportunamente e con saggezza per la Gloria di Dio.

Un atteggiamento di responsabilità cristiana, dovrebbe orientare gli Evangelici italiani a mantenere selettivamente quelle misure efficaci, fintanto che se ne ravvisa la necessità, dentro un orizzonte di amore verso il prossimo e di rispetto della persona umana.

Inoltre, si dovrà considerare che il Decreto N. 24 del 24 Marzo 2022, all'art. 5, Comma 2 specifica che “fino al 30 aprile 2022 in tutti i luoghi al chiuso diversi da <...> e con esclusione delle abitazioni private, è fatto obbligo, sull'intero territorio nazionale, di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie", per cui l’obbligo delle mascherine rimane vigente anche all’interno delle chiese evangeliche.

Più in generale, anche ulteriori principi di igiene adottati durante il lockdown e descritti nel protocollo possono servire ulteriormente per migliorare l’interazione comunitaria e quindi la comunione fraterna, nello spirito di fare “ogni cosa con dignità e con ordine”.