“Ciechi alla guida”, la nuova legge sulle “competenze non cognitive”

Un commento del Comitato Insegnanti Evangelici Italiani

Roma (AEI), 27 marzo 2022 – Si intitola “Ciechi alla guida” il commento del Comitato Insegnanti evangelici italiani (CIEI), associato all’Alleanza Evangelica Italiana alla nuova legge sulle “competenze non cognitive”. Ecco alcuni stralci:

La legge è intitolata:Disposizioni per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l'introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico”.

Competenze rappresenta il mantra più inflazionato nel linguaggio “scolastichese”, eppure, rimane un concetto fumoso e demagogico, che si piega alle più diverse applicazioni. Nella suddetta legge, però, la parola competenze si connota ulteriormente con l’aggettivo non cognitive, rientrando nelle più ampie competenze di vita, life skills. Si menzionano: l’amicalità, la coscienziosità, la stabilità emotiva, l’apertura mentale e poi, citando la letteratura specifica: l’autocontrollo, il benessere, la perseveranza, la felicità, la resilienza, una mentalità aperta, la grinta, l’intelligenza sociale, il carattere.

Se è discutibile la didattica per competenze cognitive (criticata da diversi fronti), quella delle competenze non cognitive sembra delirante per la sua presunzione di onnipotenza pedagogica. In pratica, davanti all’ansia, all’infelicità, al malessere, all’instabilità emotiva, all’inaffidabilità, all’incoscienza ecc., che causano l’insuccesso scolastico, si dovrebbe rispondere con l’induzione di posture diverse, come se fosse possibile “insegnare” la felicità, il benessere, la stabilità emotiva, la coscienziosità ecc., al modo in cui si insegnano le tabelline e le poesie di Leopardi! …

La scuola deve riconoscere i propri limiti di competenza e di azione e le istituzioni che la governano dovrebbero saper individuare il campo d’azione che le spetta, supportando inoltre l’istituzione della famiglia nella formazione alla genitorialità.

Il commento intero può essere letto qui.