“La libertà religiosa non prevede sedie pieghevoli”

Una riflessione in occasione dell’IDOP

Roma (AEI), 13 novembre 2021 – “La libertà religiosa non prevede sedie pieghevoli, per nessuno”. Proprio questa settimana in cui l’Alleanza Evangelica Italiana chiama tutti gli evangelici ad unirsi all’IDOP (Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata), la riflessone proposta da Leonardo De Chirico in un articolo su “Loci Communes” (8 novembre 2021) pertinente.

Nell’articolo si legge che “La sedia pieghevole è quella che teniamo dentro lo sgabuzzino o in cantina e che tiriamo fuori quando abbiamo ospiti, in circostanze eccezionali”. “L’immagine della sedia pieghevole è usata dal politologo Olivier Roy nel suo libro L’Europa è ancora cristiana?, Milano, Feltrinelli 2019, a proposito del modo in cui le chiese cristiane in Europa pensano ai diritti dell’Islam nel continente. In sostanza, mentre nessuno li nega apertamente (tranne qualche caso eccezionale), molti li affermano con precisazioni limitative, introducendo vincoli e clausole che di fatto li restringono”.

Prosegue De Chirico: “Fuor di metafora, è come se dicessimo: va bene la libertà religiosa per tutti, musulmani inclusi, purché i musulmani non aprano moschee, non si organizzino in modo istituzionale e, in Italia, non facciano l’Intesa con lo Stato prevista dalla Costituzione (art. 8)”. “Talvolta, ascoltando o leggendo certe prese di posizione di evangelici sui temi del pluralismo religioso, ho l’impressione che la libertà religiosa sia pensata come qualcosa di selettivo e concessivo: una sorta di sedia pieghevole da aprire in circostanze limitate per poi essere rimessa nello sgabuzzino. Questo vale soprattutto per l’Islam che è una presenza ansiogena per molti evangelici. Mentre siamo tutti convinti che la libertà religiosa debba essere riconosciuta ai cristiani nel mondo, in ogni parte del mondo (compresi i Paesi a maggioranza islamica), quando parliamo di Islam è come se ci comportassimo come quelle autorità religiose o politiche che, in nome dell’Islam, limitano o negano la libertà religiosa ai cristiani nei loro Paesi”.

L’articolo si conclude con la citazione di un documento dell’Alleanza Evangelica Italiana “Evangelo e Islam: Affermazioni e negazioni sulle esigenze della testimonianza cristiana” (2011) che afferma:

VII. Affermiamo che la missione cristiana si fa carico di promuovere e di esigere il rispetto dei diritti umani fondamentali, in particolare quello relativo alla libertà religiosa (Patto di Losanna [1974] par. 13). Dobbiamo esigere che i musulmani abbiano piena libertà religiosa nei Paesi occidentali e dobbiamo altresì preoccuparci che i cristiani abbiano piena libertà religiosa nei Paesi di cultura islamica.