Segnali incoraggianti di unità e di collaborazione evangelica

L’incontro dei partecipanti italiani allo European Leadership Forum

Roma (AEI), 26 maggio 2020 – Non il solito “cahier de doléans” sulla divisione tra gli evangelici, ma diverse storie che parlano di una cultura dell’unità evangelica che si sta radicando ed estendendo anche in Italia. Durante la conferenza internazionale dello European Leadership Forum (23-28 maggio), quest’anno svolta su piattaforma zoom e da remoto con 4000 iscritti, si è tenuto un incontro tra gli 80 partecipanti italiani.

Durante la riunione sono state ascoltate testimonianze di come negli ultimi mesi siano accadute molte cose che hanno visto un’ampia partecipazione di evangelici in progetti comuni.

Lucia Stelluti, redattrice dell’Ufficio Stampa dell’AEI, ha raccontato come, a seguito della pandemia, si siano tenute tre incontri di preghiera nazionale a cui hanno aderito quasi tutte le chiese evangeliche italiane, fatto mai accaduto prima tanto da suscitare anche una certa attenzione internazionale. Carine Francq, del distretto centro dell’AEI, ha testimoniato di come il progetto dell’ospedale da campo della Samaritan’s Purse a Cremona abbia visto le chiese evangeliche italiane collaborare con la messa a disposizione di cappellani, di materiale evangelistico e di volontari. Anche il progetto “Un granel di senape” volto ad offrire un aiuto concreto a famiglie evangeliche in difficoltà ha raccolto circa 16.000 euro che sono stati distribuiti a famiglie bisognose segnalate dalle chiese locali. Sarah Breuel (IFES) ha raccontato dell’esperienza positiva della conferenza Revive che ha visto 130 partecipanti italiani.

Altre storie di collaborazione e di unità sono state ascoltate, segno che l’atteggiamento scettico e pessimista può far posto ad una nuova stagione che valorizzi l’unità già esistente tra i credenti in Gesù Cristo, nel rispetto delle diversità e in vista della testimonianza dell’evangelo nel nostro Paese. (LS-CF)