2003, l'anno della Bibbia

Diffondere la Parola “fuori”!

 In diversi Paesi europei, il 2003 è stato proclamato come l’Anno della Bibbia. Ideaitalia ha recentemente intervistato Peter Farley, direttore di France Mission Trust, un’organizzazione fortemente coinvolta in questa iniziativa, per fare il punto della situazione e sapere in che modo si stanno muovendo gli evangelici francesi.

Ideaitalia: Qual è il grado di consenso e di appoggio che questa iniziativa ha trovato nelle varie chiese e opere evangeliche francesi?

Farley: Godendo del pieno appoggio dell’Alleanza evangelica francese, questa grande iniziativa, che ci vedrà impegnati per un anno intero, in termini di collaborazione (e a distanza di anni dall’ultima volta) rappresenta la prima e maggiore joint venture nel mondo evangelico francese.

Oltre alla France Mission Trust, che è membro dell’AEF, sono presenti Agapé France, l’Unione per la lettura della Bibbia, le Assemblee di Dio, le chiese battiste, ed altre chiese. Lo scopo è quello di distribuire due milioni di Bibbie – una quantità dieci volte maggiore rispetto alla normale distribuzione annuale della Società Biblica francese.

Ideaitalia: Qual è il panorama religioso francese?

Farley: Quasi il 68% dei 59 milioni di francesi mantengono ancora qualche collegamento con la chiesa cattolica. Anche se molti non la frequentano, si sentono emotivamente legati a essa.

Fin da bambini, i francesi assimilano il fatto che la vera chiesa è solo quella cattolica; quindi, sono istintivamente sospettosi verso ogni altro tipo di chiesa.

Gli evangelici (oggi meno di 500.000 unità) sono costantemente chiamati a dissipare l’idea di essere considerati una setta. Questo pregiudizio si è ulteriormente aggravato, quando, nel 2001, l’Assemblea Nazionale francese, votò all’unanimità una nuova legge, che aveva lo scopo di arginare la crescita delle sètte in Francia.

Sebbene la legge prendesse le mosse dalla vasta eco suscitata dal suicidio di massa degli adepti della setta del Tempio Solare nel 1995, questa nuova legislazione, in effetti, mette sullo stesso piano i Battisti e i Pentecostali con Scientology e con quelli che credono agli UFO.

Ideaitalia: Cosa fanno gli evangelici francesi per dissipare questi pregiudizi?

Farley: Con molta difficoltà, cercano in ogni modo di dimostrare di far parte della storia della Francia, di far parte della Riforma protestante francese e di essere in questo Paese da oltre 5 secoli.

In questi ultimi anni, quasi tutti gli evangelici hanno incorporato, nei titoli delle proprie comunità, il termine “Protestante”.

Nonostante questo tentativo, recentemente, in occasione del conflitto in Iraq e del diffuso risentimento dell’opinione pubblica francese contro gli USA, alcuni giornalisti, attraverso la televisione, hanno tentato di dimostrare un presunto collegamento tra il Fondamentalismo di stile americano e gli evangelici francesi. Grazie al Signore, questo servizio televisivo non è stato trasmesso!

Con l’iniziativa dell’Anno della Bibbia (Année de la Bible) speriamo di assestare un altro colpo a questi pregiudizi e d’indirizzare le persone direttamente alla Bibbia, senza usare etichette o loghi denominazionali.

Ideaitalia: In che modo pensate di distribuire due milioni di Bibbie entro quest’anno?

Farley: Si opera a livello di chiese locali con programmi di “mostre” della Bibbia, concerti di musica Gospel, narrazioni di brani biblici, e la distribuzione gratuita di CD contenenti traduzioni in lingua corrente della Bibbia, brevi corsi biblici, un database delle chiese evangeliche francesi e musica cristiana prodotta da credenti francesi.

Crediamo che un’iniziativa come l’Année de la Bible rappresenti il modo migliore per raggiungere la nostra società secolarizzata, in cui la maggior parte delle case non possiede neanche una Bibbia!

Dopo più di 450 anni dalla Riforma, il  nostro scopo e la nostra ambizione sono di fare della Bibbia, ancora una volta, il libro più letto e discusso di Francia.