Serbia: presa di posizione delle chiese evangeliche locali

Dichiarazione

Riportiamo qui di seguito la dichiarazione scaturita al termine di un incontro del Consiglio Esecutivo dell’Alleanza evangelica serba, tenutosi a Belgrado il 13 luglio scorso. È una bella testimonianza di come il popolo di Dio possa, con coraggio e con lo zelo che viene dal “Vangelo della pace”, confrontarsi con le autorità e con tutti coloro che continuano a discriminare le minoranze cristiane, dimenticando facilmente che anch’esse sono costituite da comuni cittadini...

Allo scopo di favorire il processo di democratizzazione della nostra società, soprattutto nella sfera della libertà di religione, è stato concordato e deliberato quanto segue:

  1. Le Chiese Evangeliche (libere) e i credenti che ne fanno parte, che sono membri dell’Alleanza evangelica serba, tenendo conto del fatto che la nostra è una società multireligiosa, multietnica e multiculturale, lottano per ottenere amore, rispetto e tolleranza cristiani, e per conseguire diritti umani e libertà.
  2. Denunciamo pubblicamente ogni atto di violenza, gli attacchi brutali e fisici, le calunnie nei riguardi dei membri delle chiese evangeliche, l’impedimento dei nostri incontri religiosi, la distruzione dei nostri locali di culto.

     Chiediamo al nostro Governo una completa tutela fisica, e che siano consegnati alla giustizia tali teppisti e offensori.

  1. Esigiamo che cessino tutte le campagne dei mass-media contro le chiese evangeliche, e tutte le affermazioni in cui le nostre chiese sono indicate con termini spregiativi (sètte), perché ciò fornisce alla gente un’immagine falsa di noi e mira a sminuire la nostra integrità cristiana.

     Chiediamo che sia rispettata la Legge sulle Trasmissioni Pubbliche, che comporta il nostro diritto a negare ufficialmente le false accuse mosse nei nostri confronti.

  1. Seguiamo con attenzione la decisione da parte del Governo della Repubblica di Serbia d’introdurre il Catechismo (Educazione religiosa) nelle scuole elementari e secondarie. Ci sorprende, però, che i mass-media annuncino la partecipazione di tutte le chiese al dibattito pubblico. Ciò non è vero, perché neppure un rappresentante delle Chiese Evangeliche è stato invitato.
  2. Ci aspettiamo che nella nuova Legge sulla Libertà Religiosa sia sradicata ogni discriminazione nei confronti delle Chiese Evangeliche, e sia concessa libertà di espressione religiosa, conformemente non solo alla Costituzione della F.R. della Iugoslavia e della Repubblica di Serbia, ma anche a tutte le dichiarazioni e convenzioni internazionali sui Diritti dell’uomo e sulla libertà di religione.
  3. Con ciò, chiediamo al Ministro degli Affari Religiosi della Repubblica di Serbia d’inviare ai rappresentanti dell’Alleanza evangelica serba la bozza della proposta di legge sulla Libertà Religiosa e di consentirci di prendere parte al dibattito pubblico.
  4. La Dichiarazione del Consiglio Esecutivo dell’Alleanza evangelica serba è inviata al Ministro Federale per gli Affari Religiosi, ad altri enti governativi, alla Chiesa serbo-ortodossa, a tutte le comunità religiose e alla gente in generale, tanto sul territorio nazionale quanto all’estero.