Evangelici, cambiamenti climatici e cura del creato

L’Alleanza evangelica britannica alla COP26 e le dichiarazioni evangeliche

Roma (AEI), 13 novembre 2021 - Si è conclusa ieri la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26, che quest’anno si è tenuta a Glasgow in Scozia sotto la presidenza del Regno Unito e in partnership con l’Italia. La Conferenza ha raccolto più di 30.000 delegati da oltre 200 nazioni del mondo, rappresentanti dei governi, delle imprese, dei sindacati, delle ONG e delle confessioni religiose di tutto il mondo, per negoziare insieme i metodi per affrontare l’enorme e storica crisi dei cambiamenti climatici.

Presente ai lavori anche una delegazione dell’Alleanza evangelica britannica che, attraverso attività di advocacy e incontri con rappresentanti e leader delle nazioni, ha sollecitato le autorità presenti ad assumere piena responsabilità nello svolgere il ruolo di decisori politici.

L’interesse pubblico evangelico però non si limita a questo ma chiama in causa la responsabilità delle stesse chiese, organizzazioni evangeliche e singoli credenti affinché compiano azioni che siano coerenti con l’Evangelo che professano.

Già in passato l’Alleanza evangelica mondiale aveva promosso un’iniziativa di sensibilizzazione e azione con la campagna Global Evangelical Clean Energy Initiative e in occasione della COP26 di Glasgow l’AE britannica ha prodotto una serie di risorse dal titolo Changing Church: Climate change (Cambiare la chiesa: cambiare il clima) al fine di equipaggiare la chiesa a rispondere alla crisi climatica in modo pratico a partire da motivazioni bibliche. Le risorse includono: una ricerca sugli atteggiamenti e sulle azioni dei leader e dei membri di chiesa; uno sguardo alla cura della creazione nel contesto della più ampia narrativa biblica; domande di riflessione per la chiesa nonché 10 suggerimenti per passi pratici.

Tutte queste lodevoli iniziative si pongono in continuità con le Dichiarazioni evangeliche che a partire dagli anni ’80 del secolo scorso hanno sollecitato la chiesa mondiale a riflettere sulle proprie responsabilità nella cura del Creato. La “Dichiarazione di Hoddesdon, per uno stile di vita semplice” (1980)*, il “Forum per l’ambiente” (1992), la “Dichiarazione di Oxford” (1994), la “Dichiarazione di Filadelfia – Sulla salvaguardia della creazione” (1996), la “Dichiarazione sulla cura del creato” (2008), l’“Appello dalla Giamaica sulla cura del creato” (2012) ed altri documenti evangelici testimoniano un’attenzione ai temi della cura del creato e alla salvaguardia dell’ambiente. Tutti i documenti sono pubblicati in P. Bolognesi (a cura di), Dichiarazioni evangeliche. Il movimento evangelicale 1966-1996, Bologna, EDB 1997 e Dichiarazioni evangeliche II, Bologna, EDB 2018.

L’Alleanza evangelica italiana sollecita tutte le chiese a prendere consapevolezza di questo enorme patrimonio, a studiarlo alla luce delle Scritture e a vivere una missione integrale che non trascuri la responsabilità che Dio ci ha affidato come amministratori in sua vece di tutta la sua creazione. (LS)