Un "Protocollo per la protezione dell'Infanzia"

Un documento del Gruppo di Lavoro dell'Alleanza Evangelica Spagnola

Roma (AEI), 29 giugno 2021 – Nel corso dell'ultimo decennio l'Alleanza Evangelica Spagnola (AES), per mezzo del suo Gruppo di Lavoro Infanzia (GTI) coordinato da Javier Martin, ha dato grande attenzione al tema dell'infanzia, incoraggiando le chiese a riflettere sulla necessità del discepolato delle giovani generazioni e a riconsiderare certe prassi ministeriali alla luce della Scrittura. Oltre ad un Congresso dedicato ai ministeri tra l'infanzia e la famiglia (MIN19), l'AES ha anche dedicato una sezione della sua assemblea nazionale IDEA2019 al tema ed è in fase preparazione una Conferenza nazionale online per il 2021.

È proprio in risposta alle preoccupazioni crescenti emerse nei seminari e negli spazi di consultazione e formazione, che il GTI dell'Alleanza Spagnola in collaborazione con Movimiento Min, hanno redatto un documento che potesse accrescere la consapevolezza, nei contesti ecclesiali e para-ecclesiali, sul bisogno di garantire un contesto di cura e protezione ai minori coinvolti. Il Protocollo per la protezione dell'Infanzia si prefigge di fornire alle chiese e alle opere strumenti per agire in modo consapevole nei confronti dei minori, i quali sono più facilmente soggetti ad abusi di vario genere, che la chiesa non può negare né occultare.

Il documento è suddiviso in sei sezioni: definisce il concetto di abuso infantile nelle sue diverse forme (fisico, emotivo, sessuale e spirituale) e fornisce alcuni indicatori; indica le responsabilità degli adulti e alcune strategie di protezione; infine affronta i temi attuali della protezione dei dati personali e dell'utilizzo delle immagini dei minori, del bullismo e del cyberbullismo. Il Protocollo offre alcuni strumenti ma si presenta come un documento basilare che implica un necessario lavoro di adattamento culturale e contestualizzazione a livello locale, ministeriale ed ecclesiale. (LS)