Il senso dei sondaggi

Informazione e libertà

Tutti hanno sentito parlare degli “osservatori” che forniscono le percentuali di presenza sul video di un partito o di un personaggio.

Costoro offrono dati utili per capire se una certa rete sia più interessata a dare spazio al Polo, all’Ulivo o ad altro. A meno di una distrazione, non sembra che siano apparse le percentuali dedicate dalle varie reti alle trasmissioni ispirate dal mondo cattolico. Chi ha competenza istituzionale potrebbe forse prendere in considerazione questa semplice osservazione e fornire i dati necessari. Quanti sono stati finora gli spazi concessi dalle varie reti a trasmissioni legate al mondo cattolico? Anche un osservatore distratto ha avuto l’impressione che in questi mesi i programmi che si sono occupati di ostensioni, manifestazioni, apparizioni, beatificazioni e santificazioni, siano stati abbastanza ampi. Se la libertà di un popolo si misura anche attraverso l’equilibrio dell’informazione, non è illecito pensare che questo Paese non è abbastanza libero. Se la libertà di un popolo si misura anche attraverso la possibilità di espressione delle sue minoranze, bisogna riconoscere che questo Paese non è per niente libero. Nei vari salotti televisivi è stato fatto largo spazio a cattolici e a laici per disquisire di beatificazioni e santità, ma dov’erano gli evangelici? C’è ancora chi s’interessa di libertà? Chi sa dire quanto e quale spazio si deve dare all’informazione religiosa?

M.T.