Roma (AEI), 19 agosto 2023 – Dopo il primo container spedito lo scorso mese è in preparazione un nuovo container – questa volta doppio, da 40 piedi – che verrà prelevato nei prossimi giorni per poi raggiungere via mare il porto di Mersin, e proseguire a terra fino alla città di Gaziantep, all’interno della regione pesantemente colpita dal terremoto del febbraio scorso e dove anche la settimana scorsa è stata registrata un’altra pesante scossa nella zona di Malatya (200 km a nord). Il carico in preparazione porterà ulteriori 14 tonnellate di beni comprendendo alimenti, vestiti, coperte, parafarmaci, materiale elettrico, prodotti per igiene personale ed altri beni di prima necessità.
La cooperazione con l’Alleanza Evangelica turca sta quindi proseguendo in questo campo importante umanitario dopo che l’AEI a più riprese negli ultimi anni si è occupata di problemi di persecuzione religiosa riscontrati nel paese transcontinentale, e dopo che nel 2009 l’AEI invitò il presidente dell’AE turca alla propria assemblea federale. I contatti con i referenti del luogo sono continui.
L'ente di beneficenza Bethel Italia ha disposto la sua massiccia rete di raccolta sul territorio nazionale, riuscendo a concentrare i beni in un unico magazzino in Puglia. L’Alleanza Evangelica Italiana sta favorendo le operazioni facendosi anche carico di buona parte delle spese di trasporto.
Roma (AEI), 19 agosto 2023 – Poiché già da alcuni anni intrattiene rapporti di cooperazione con la Alliance des Missions et églises évangéliques du Niger (AMEEN), a seguito del colpo di stato del mese scorso, l’AEI ha preso contatti con il segretario generale di quell’organismo per conoscere bisogni e difficoltà che i credenti e le chiese del paese del Sahel stanno attraversando in questo momento delicato.
L’isolamento economico del Niger susseguente alla crisi politica ha portato una serie di conseguenze nefaste che affliggono gran parte della popolazione, in particolare un incremento notevole dell’inflazione e la penuria di beni di prima necessità.
L’Alleanza, ricollocando una parte delle donazioni ricevute quali Granel di Senape, li ha destinati al sostegno di alcune decine di vedove, donne, pastori e missionari e al sostegno di un’opera di evangelizzazione via radio. Coloro che volessero ulteriormente donare per questa causa potranno contribuire tramite il conto bancoposta dell’Alleanza Evangelica Italiana (IBAN IT 64 N 07601 03200 000046728002, CCP 46728002) ponendo in causale “PRO NIGER”.
I referenti di AMEEN chiedono alla chiesa italiana di pregare affinché il Signore possa rinsaldare la chiesa nigerina con il coraggio del Vangelo, accordare l’incolumità soprattutto ai credenti socialmente più esposti, e benedire le attività evangelistiche attuate con programmi radio/TV.
Roma (AEI), 19 agosto 2023 – Le notizie in arrivo in queste ore dalla provincia del Punjab in Pakistan sono drammatiche: a Jaranwala nei sobborghi di Faisalabad credenti torturati o molestati, abitazioni devastate, bibbie messe a fuoco e già 25 chiese cristiane bruciate o distrutte. Tra esse la chiesa dell’Esercito della Salvezza, alcune chiese pentecostali, una chiesa presbiteriana ed anche una chiesa cattolica.
Le violenze si sarebbero originate da presunte accuse di blasfemia a due cristiani, che avrebbero strappato pagine del Corano. Ma i credenti e i missionari del luogo sono convinti che tali accuse siano del tutto false e pretestuose e che siano state orchestrate ad arte per aizzare la folla contro le comunità cristiane che nella zona sono prevalentemente evangeliche.
La polizia è intervenuta per fermare le violenze, ed anche per “arrestare” alcuni di coloro che si sono resi responsabili delle violenze, ma come già successo negli anni passati, le misure del governo sembrano solo strumentali e volte a sopire lo sdegno internazionale, per poi lasciare il campo ad una sostanziale impunità.
L’Alleanza Evangelica Italiana invita i credenti alla preghiera, chiedendo anche di predisporsi ad azioni concrete di sostegno e sensibilizzazione. Sono in corso contatti con alcune ONG evangeliche – in particolare Voice of the Martyrs - direttamente impegnate nella delicata situazione.
Il consiglio esecutivo AEI è al lavoro per organizzare al più presto un sit-in di preghiera e protesta nei pressi dell’ambasciata pakistana a Roma. Al contempo, si sta prendendo contatto con esponenti del Governo Italiano per favorire il rilascio di permessi umanitari ai cristiani pakistani che, per motivi di persecuzione religiosa, hanno raggiunto il nostro paese e le cui richieste sono pendenti da molto tempo.
Il presidente AEI Ciccone, raggiunto sull’argomento, ha ricordato che “la convenzione di Ginevra del 1951 al suo art. 33 stabilisce che non può essere respinto un rifugiato la cui vita o libertà siano minacciate a motivo della sua religione” per poi auspicare che un Paese come l’Italia “mostri responsabilità evitando di traccheggiare sul diritto di asilo quando sussistono motivate ragioni di persecuzione per i richiedenti”.
Coloro che volessero ulteriormente donare per questa causa potranno contribuire tramite il conto bancoposta dell’Alleanza Evangelica Italiana (IBAN IT 64 N 07601 03200 000046728002, CCP 46728002) ponendo in causale “PRO Cristiani in Pakistan”.
Roma (AEI), 19 agosto 2023 – Un altro caso di vessazione contro una chiesa evangelica italiana è emerso nelle ultime settimane. Ne parla in un lungo articolo di Rachel Wierenga su Evangelical Focus (12 luglio 2023), qui tradotto in italiano. Si tratta della chiesa Breccia di Roma che, dopo aver acquistato dei locali, si è vista contestare dall’Agenzia delle Entrate la riclassificazione degli stessi in locali di culto. La motivazione dell’Agenzia è stata che mancherebbero delle “caratteristiche intrinseche” dei luoghi di culto: altari, immagini, statue. E’ un argomento risibile che denuncia una crassa ignoranza sulla varietà dei culti religiosi (il protestantesimo non ha luoghi di culto con statue e immagini) e una negligenza sui principi basilari del pluralismo religioso (ogni comunità di fede ha una propria concezione degli spazi). L’Agenzia delle Entrate, dopo aver perso i primi due gradi di giudizio, ha portato il caso alla Corte di Cassazione.
Purtroppo, questo problema va ben oltre le mura di Breccia di Roma. Le chiese evangeliche in tutta Italia sono oggetto di vessazioni e di negazione della libertà religiosa promessa dalla Costituzione italiana. L'Alleanza Evangelica Mondiale e l'Alleanza Evangelica Italiana hanno collaborato per redigere un rapporto che mette in luce la discriminazione dell'Italia nei confronti delle minoranze religiose e che chiarisce diverse questioni fondamentali.
In primo luogo, la Costituzione italiana del 1948 prometteva la libertà religiosa, ma negli ultimi 75 anni l'Italia non ha ancora emanato una legge sulla libertà religiosa che ne chiarisca il significato. Il rapporto documenta come la mancanza di una legge specifica sulla libertà religiosa da parte del sistema giuridico italiano "abbia causato e stia causando discriminazioni alle minoranze religiose". Il rapporto chiarisce che questo problema è stato identificato molto tempo fa.
"Quasi 60 anni fa, lo storico e giurista protestante Giorgio Peyrot concludeva il suo rapporto sulla Libertà religiosa in Italia chiedendo una soluzione definitiva e soddisfacente dell'incombente problema dei rapporti tra lo Stato e le Chiese non cattoliche".
Settantacinque anni dopo, tutte le minoranze religiose italiane stanno ancora aspettando e sperando nella libertà di religione promessa dalla Costituzione italiana.
In secondo luogo, il rapporto condivide che una delle maggiori difficoltà per le minoranze religiose è la natura iniqua delle norme italiane sui locali di culto, come vediamo con la chiesa Breccia di Roma, che ha dovuto pagare quasi 20.000 euro per la riclassificazione e le spese legali. Questi regolamenti e le conseguenti vessazioni burocratiche hanno portato alla chiusura di decine di chiese in tutto il Paese. Il rapporto afferma che:
"Resta il fatto che sia l'apertura di nuovi luoghi di culto che il mantenimento di quelli esistenti rimane sempre più difficile a causa della natura iniqua dei regolamenti, creati dichiaratamente per ostacolare l'apertura di nuovi luoghi di culto".
In terzo luogo, il rapporto spiega le difficoltà che incontrano le piccole chiese quando lo Stato designa specificamente i leader religiosi solo se hanno almeno 500 membri nella loro chiesa. "Il processo di acquisizione del riconoscimento da parte dello Stato, come previsto dall'articolo 8 della nostra Costituzione, è stato praticamente bloccato". In base a questo requisito, Gesù e i suoi 12 discepoli non sarebbero stati qualificati come leader religiosi. Questo rapporto chiarisce che le vessazioni avvengono contro tutte le minoranze religiose italiane, ma colpiscono soprattutto gli evangelici.
Nel 2020, dopo una vicenda legale durata anni, il Consiglio di Stato ha approvato la richiesta della chiesa evangelica Punto Luce di San Giuliano Milanese di tornare nei suoi locali che erano stati precedentemente chiusi dal Comune per un sopruso legato all’applicazione della legge regionale. La sentenza finale ha respinto le azioni di San Giuliano Milanese e ha riconosciuto "vari abusi nel comportamento del Comune". Vediamo lo stesso schema usato contro Punto Luce nel caso di Breccia di Roma, quando i burocrati locali o nazionali perseguitano le piccole chiese evangeliche per molti anni con costose sfide legali. Molte piccole chiese, prive di risorse finanziarie o di contatti, non possono resistere alle persistenti vessazioni burocratiche. Quando gli italiani sperimenteranno davvero la libertà religiosa che la loro Costituzione riconosce ma che lo Stato non riesce a realizzare pienamente?
A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
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Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.
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