Opportunità e sfide per la missione (IV): lavoro sociale e immigrazione

Mai dimenticando gli ultimi

Roma (AEI), 1 giugno 2020 – Nel terzo blocco di preghiera Emanuela Artico, direttrice di Meta Migranti, ha ricordato a tutti come l’azione sociale sia da sempre nel cuore di Dio, sin dal Vecchio Testamento e di come questa crisi ci abbia costretto a fermarci dai nostri mille impegni e valutare le nostre vite, lo stesso è avvenuto nella vita di molti stranieri di altre religioni, che fermi a casa hanno cominciato a farsi domande profonde sul senso della vita. Questa crisi sarà sicuramente un’occasione per riscoprire ancora di più il nostro paese, come primo campo di missione dei credenti italiani.

Marco Costantini di Missione Tabita onlus, ha condiviso il lavoro della propria associazione, raccontando di come “cambiamento, sia stata la parola chiave”, dal momento che dovendo fermare totalmente il lavoro tradizionale, si sono aperte improvvisamente, e con un’accelerazione incredibile, tantissime nuove opportunità con partner e istituzioni con i quali si cercava un contatto da anni, questo ha permesso di raggiungere tantissimi nuovi contatti, offrendo solo “una goccia d’acqua nel deserto, ma che per molti vale quanto un fiume, dal momento che non si sentono abbandonati.”

Infine Cris Gautchi di ACP ha condiviso il bisogno di avere saggezza da parte di Dio, per far fronte ad un aumento incredibile del bisogno di aiuto e risorse sempre limitate. Il direttore di ACP ha anche sottolineato come la crisi, sia un ottimo modo per focalizzare il nostro lavoro e impegno e trovare nuovi modi per essere più efficaci, usando meno risorse. (DB)