Opportunità e sfide per la missione (III): evangelizzazione e giovani

Un’attenzione alle giovani generazioni

Roma (AEI), 1 giugno 2020 – Ad aprire il secondo blocco di preghiera sono stati Paul Schafer e Giovanni Cappello di Cristo è la Risposta, che hanno raccontato di come un ministero principalmente di strada, come quello della tenda, abbia dovuto cancellare 230 riunioni in 11 città. Ciononostante Cristo è la Risposta, in collaborazione con la comunità cinese in Italia e con 250 pastori in tutto il paese, ha potuto distribuire mezzo milione di mascherine unitamente a vangeli e trattati, condividendo il Vangelo in maniera “Chiara e completa” con migliaia di persone.

Johan Soderkvist dei Gruppi Biblici Universitari ha invece raccontato la crisi dal punto di vista dei “frequentatori di internet più capaci del paese: gli universitari”, che sono stati raggiunti da molte iniziative lanciate dagli universitari italiani (non solo gbu). Il segretario nazionale del GBU ha sottolineato proprio come i giovani siano stati quelli che hanno visto la propria vita più snaturata degli altri, rinunciando a 3-4 mesi di vita sociale e con tante conseguenze sul loro modo di vivere, generando: rabbia, paura, delusione o incapacità di leggere il futuro, aprendo così la porta per agli universitari cristiani per condividere il Vangelo.

Sono molte le sfide condivise anche da Ester Montefalcone, di Youth For Christ, lavorare con gli adolescenti esclusivamente online è molto più complicato di quanto si possa pensare, sia per le difficoltà legali di poter raggiungere minorenni, sia per l’incapacità di molti ragazzi di articolare il proprio disagio. La crisi ha però permesso di rafforzare i rapporti con quegli adolescenti con i quali già si era creato un contatto, lavorando sulla qualità.

Molto interessanti anche gli spunti offerti da Antonio Amico, de La Fionda di Davide, che nel suo lavoro con i bambini si è dovuto confrontare soprattutto con l’incapacità paradossale dei genitori, di ritrovarsi ad essere genitori 24 ore su 24, portandoli a riconoscere di dover imparare a prendersi cura dei propri figli. Amico, ha anche condiviso un appello a tutti i direttori di missione presenti, ricordando loro che “i bambini di oggi, saranno i direttori delle missioni di domani” è quindi fondamentale investire e dedicare attenzione al loro mondo. (DB)