GNP (IV): “Uniti nella preghiera perché già uniti in Cristo”

Un ‘intervista al presidente dell’AEI, Giacomo Ciccone

Roma (AEI), 24 marzo 2020 – Dopo la Giornata nazionale di preghiera abbiamo intervistato il presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana, Giacomo Ciccone:

La partecipazione alla Giornata nazionale di preghiera è stata ampia e massiccia. Perché secondo te?
La spiegazione più chiara è affermare senza timore che è stato Dio, non noi, a suscitarla attraverso la contemporanea azione dello Spirito Santo nei cuori di numerosi responsabili di opere.  Mentre proponevamo di pregare assieme, prendevamo coscienza che i nostri interlocutori erano già pronti, in un certo senso era come se ci stessero aspettando con i medesimi propositi. Ecco perché parlo di una contemporaneità di Dio.

Cosa ha spinto l'AEI a promuoverla?
Dal tempo della sua nascita (1846) l'Alleanza Evangelica non si muove in base a trovate o escamotage del momento, ma per un'acquisita responsabilità nel rendere possibile che i "nati di nuovo" possano sperimentare momenti di fervida e fedele comunione spirituale. Lo facciamo regolarmente con gli appuntamenti istituzionali quali la Domenica della Memoria, la Giornata di Preghiera per la Chiesa Perseguitata (IDOP) e la Settimana Internazionale di Preghiera di gennaio.  Quanto è successo a seguito della crisi delle ultime settimane che ci ha costretti a restare nelle nostre case non è e non può essere in alcun modo nel nostro raggio d'azione: io credo fermamente che l'Eterno degli Eserciti, il Dio geloso descritto in Esodo e Deuteronomio, scelga dei momenti per ri-attirare i suoi figli a sé in un modo più intenso, vibrante ed infondere in loro una porzione maggiore del Suo amore e della Sua pietà. Lo fa anche per scrollarci di dosso tutte le nostre distrazioni e preoccupazioni.

Cosa ti ha colpito di più nel vivere la preghiera comune?
Quello che si realizza nella comunione spirituale è sempre speciale. Ad esempio condivido quello che mi è successo con i due pastori che non avevo conosciuto prima delle ultime due settimane: Gaetano Montante ed Emanuele Campo. Scopri che il fratello è già parte di te, è già in comunione come in un dejà vu, a conferma che l'unità non possiamo crearla artificiosamente, ma è solo azione dello Spirito Santo. Durante la preghiera di ieri pomeriggio l'unità di intenti era manifestata anche nella diversità e complementarietà dei vari contributi.  Senza ridondanze e lungo un unico filo conduttore abbiamo ricevuto svariati incoraggiamenti dal Signore alla fedeltà, al coraggio e all'ubbidienza. Davvero gloria a Dio!