Famiglia e scuola al centro di iniziative culturali

A Ferrara con il patrocinio dell’AEI

Roma (AEI), 3 dicembre 2019 – Anche quest’anno, nel mese di novembre, si sono svolte nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea due conferenze autunnali su argomenti di attualità, organizzate dalla chiesa riformata battista di Ferrara.  La prima, “Famiglia e famiglie”, si è tenuta giovedì 21 novembre. Giacomo Ciccone (Presidente AEI) ha fatto un breve excursus storico sulla sovranità nella modernità occidentale. Alla tendenza totalizzante o comunque verticistica del potere, e quindi del rapporto tra Stato e corpi intermedi, Ciccone ha contrapposto la concezione della “sovranità delle sfere” o delle “responsabilità differenziate”. In questa cornice, la famiglia è un’entità pre-giuridica e pre-politica, titolare di diritti che non debbono essere assegnati da un potere superiore, ma semplicemente riconosciuti (cfr. Art. 29 della Costituzione italiana). Al dibattito hanno partecipato anche Chiara Mantovani e Paola Bastianoni.

La seconda conferenza, venerdì 29, ha riguardato il tema: “Credere e non credere. Libertà e pluralismo nella scuola”. Lidia Goldoni (Presidente Comitato Insegnanti Evangelici Italiana) ha sottolineato che ciascuno è portatore di un credo, implicito o esplicito, e che siamo sempre in presenza di una miriade di credenze. Lo Stato dovrebbe fungere da arbitro, garantendo gli stessi diritti a ognuno e senza privilegi per nessuno. Nella scuola statale, di conseguenza, un eventuale insegnamento religioso dovrebbe aver luogo in orario extracurricolare, per non creare disagi e discriminazioni nei confronti dei non avvalentisi. Inoltre, non serve una materia specifica per familiarizzare gli alunni con il cattolicesimo, perché esso è impresso in ogni ambito della cultura italiana. Ha concluso condividendo la sua convinzione che il pluralismo è la via da percorrere e laddove c’è una sana competizione la verità avrà la possibilità di emergere. Altri interventi sono stati di Paolo Gioachin e Mauro Presini. In entrambe le conferenze si è registrata la presenza di un pubblico interessato e motivato, il confronto è stato vivace e serrato. Un altro mattone nella costruzione della plausibilità culturale e della ricchezza prospettica della fede evangelica, applicata alle concrete situazioni della vita. (AS)