Stranieri con noi

La Domenica del Rifugiato in Abruzzo

Roma (AEI), 5 luglio 2019 – Anche quest'anno in Abruzzo si è svolta con entusiasmo la Domenica del Rifugiato che ha visto riunirsi rappresentanti di diverse chiese locali della Val Pescara e una comunità Cingalese di Roma (missione del Centro Cristiano Il Buon Samaritano) coinvolgendo oltre cinquanta persone. L'incontro del 30 giugno si è tenuto presso i locali del Centro Cristiano Il Buon Samaritano e ha avuto lo scopo di trascorrere un tempo di riflessione, condivisione e preghiera sul tema dello straniero e dell'accoglienza, insieme, per raccogliere le sfide e conoscere le opportunità che la Chiesa vive riguardo al tema immigrazione.

Dopo aver condiviso i passi della Parola tratti dal Salmo 142, Ebrei 13 e Levitico 23, ed una breve meditazione del past. Pietro Evangelista, è stato chiesto ai presenti di formare quatto gruppi per rispondere ad una serie di domande riguardo l'ospitalità vista dalla prospettiva di Dio (dalla Scrittura) e dalla nostra prospettiva. Un momento pratico che ha permesso di condividere le proprie esperienze gli uni con gli altri.

Il presidente AEI, Giacomo Ciccone si è soffermato sull'articolo “Verso chiese integrate” già apparso su “Stranieri tra noi”, Supplemento n. 7 a Studi di teologia (2009), mostrando così elementi utili sul ruolo della chiesa locale e sulle possibili piste di lavoro di fronte alle sfide ecclesiologiche che il tema migrazioni porta con sé.

C'è stato anche l'intervento di Mario Fanelli, un credente evangelico appartenente alla chiesa Soli Deo Gloria di Villa Raspa (PE), che grazie alla sua lunga esperienza di lavoro in un patronato, ha chiarito alcuni aspetti legali riguardo al flusso migratorio. Il pastore Lucky Peter della comunità cingalese di Roma ha condiviso la sua testimonianza di come ha conosciuto il Signore qui in Italia e di come la sua vita è stata trasformata dalla grazia di Dio: oggi è pastore di una comunità, marito, padre ed ha anche ottenuto la cittadinanza italiana.

Dopo un tempo di preghiera per la comunità e gli sfollati, l'incontro si è concluso con un pasto solidale (riso e fagioli) per ricordare che sono tanti nel mondo coloro che soffrono per la mancanza di cibo e che dobbiamo essere grati a Dio per quello che ci provvede ogni giorno. E’ stata raccolta un’offerta per l’Alleanza Evangelica da destinare a migranti e nuovi italiani. L'augurio è che questo appuntamento istituzionale dell'AEI possa entrare nel vivo dei calendari delle nostre chiese per stimolare sempre di più il popolo di Dio ad un atteggiamento responsabile verso i migranti nel contesto contemporaneo. (CF)