L’omosessualità interroga la fede

Un seminario del Forum pastorale di Milano

Roma (AEI), 24 febbraio 2019 – Sabato 23 febbraio si è tenuto un seminario del “Forum pastorale” di Milano (un’iniziativa che aggrega una settantina di chiese e opere evangeliche a Milano) sul tema dell’omosessualità. Ogni mese il Forum, coordinato dal past. Davide Dentico, organizza un incontro per pastori e responsabili e altre attività comuni. Circa 90 persone tra pastori e responsabili di chiese hanno partecipato.

Il tema è stato introdotto da due testimonianze di ex-omosessuali: Nausica Della Valle e Andrea Donnini. Le loro testimonianze hanno messo in evidenza l’impatto di traumi infantili che hanno lasciato segni profondi; hanno inoltre mostrato la generale impreparazione delle chiese ad affrontare casi simili e la persistenza nelle chiese di sacche di omofobia emotiva che non aiuta l’accompagnamento pastorale; hanno inoltre segnalato che nelle chiese, nonostante la parvenza di perbenismo, molte persone combattono e alcune cedono all’omosessualità (per non parlare dell’uso della pornografia).

Leonardo De Chirico, vice-presidente AEI, ha introdotto il documento dell’Alleanza sull’omosessualità: “Omosessualità: un approccio evangelico” del 2004, oltre ad altre risorse come i supplementi a Studi di teologia sulle unioni, civili, gender) come strumenti per cambiare la cultura omofoba delle chiese e per affrontare quella omolatrica che va per la maggiore. De Chirico ha analizzato le posture del protestantesimo storico e del cattolicesimo. Di fronte ai cedimenti strutturali del primo e all’erosione del secondo, ho messo in risalto il lavoro dell’Alleanza evangelica con il documento del 2004 nel quale la fede evangelica rimane ancorata al messaggio della Scrittura e cerca di elaborare una visione dell’omosessualità senza isterie e senza tabù. Ha sottolineato che: 1. L’omosessualità è un peccato che distorce la dimensione relazionale della vita; 2. L’omosessualità è un peccato come tutti gli altri (non esiste nessuno che, senza Cristo, sia “sessualmente normale”); 3. L’omosessualità può essere guarita se si scopre la propria identità in Cristo. Ha concluso invitando tutti a vivere la nostre mascolinità e femminilità in modo guarito e in via di guarigione, per essere una testimonianza vivente della buona notizia di Gesù Cristo. (MC)