Domenica della missione nel Distretto Centro Nord

Un anticipo dell’iniziativa a Firenze

Roma (AEI), 19 maggio 2018 – Il 15 aprile 2018, la Chiesa Battista di via Stradella a Firenze ha accolto, nella persona del Past Davson Ferreira, la Domenica della Missione promossa dall’AEI..Con la collaborazione di Erica Guimarraes, membro del consiglio distrettuale del distretto Centro Nord, il coordinatore Iader Patuelli,  dopo un caloroso saluto del Past. Davson, ha condotto l’evento presentando le attività dell’AEI. Ha poi introdotto i motivi di preghiera puntualizzando la necessità che ogni credente assuma la propria responsabilità di testimone e di missionario partendo dal contesto in cui si trova. Da Rm 12:1  “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.” Ha esortato i presenti su 3 punti: 1) essere un sacrifico vivo.

Dopo la morte al peccato,  la rinuncia a sé e all’offerta totale del proprio essere al servizio di Dio, è richiesto di essere “sacrifici viventi”, attivi e consapevoli del mandato ricevuto. 2) un sacrificio santo: un’offerta appartata per uno scopo ben preciso, che non si contamina e non si fa “usare” dalle logiche della carne e del mondo, ma sa di essere “santa” e santificante per manifestare la gloria e la santità di Dio nel testimoniare la propria appartenenza esclusiva a Dio. 3) gradito a Dio: operare in ogni area della vita relazionale (casa, lavoro, svago, chiesa ecc) operando in modo gradito, accettevole a Colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla Luce e che ci ha trasportati nel Regno del Suo amato Figlio. Una vita di testimonianza che piace a Dio perchè portatrice della Sua presenza e delle Sue caratteristiche vissuta nella gioia e nella riconoscenza.

Sono poi stati presentati alcuni dati relativi all’espansione dell’Evangelo nel mondo e di come la crescita della chiesa nel Sud del mondo stia producendo un forte e meraviglioso “sbilanciamento” nell’assetto dell’evangelismo mondiale. È seguito un tempo di lode e ringraziamento all’Iddio di ogni grazia unitamente all’intercessione per la protezione di questi frutti Sua benevolenza e affinchè siano provveduti uomini e materiale per la cura e la crescita dei nuovi nati.

La seconda parte del pomeriggio è stata dedicata al Nord del mondo, dove un progressivo abbandono dei principi della Parola stia portando le Chiese a chiudere i battenti e a perdere identità e capacità di incidere nelle strutture della società. È seguito un tempo di umiliazione, di confessione e intercessione per il nostro “occidente” e per il nostro Paese, oltre che per le realtà locali, dove un rinnovato e sano senso di missionalità e riconsacrazione è necessario per annunciare l’evangelo ad un mondo secolarizzato e sclerotizzato. (IP)