Saluto dell'AEI all'assemblea della FCP

Cari fratelli e sorelle riuniti nell’assemblea della Federazione delle Chiese Pentecostali,

Ho l’onore e la gioia di portarvi un saluto caloroso e fraterno da parte dell’Alleanza Evangelica Italiana. Non mi è possibile portarvelo di persona in quanto impegnato a Torino in un evento che celebra un grande evangelico del passato: William Wilberforce, un uomo di Dio attivo in politica che si spese per l’abolizione della tratta degli schiavi (1807). Il saluto è anche accompagnato dalla preghiera affinché il Signore guidi i vostri lavori e benedica il bel percorso della Federazione delle Chiese Pentecostali per la crescita della testimonianza evangelica in Italia.

Come sapete, l’Alleanza Evangelica fu fondata nel 1846 per esprimere la comunione che esiste tra i credenti nati di nuovo, indipendentemente dalle varie chiese e denominazioni a cui appartengono. Si tratta di una risposta al comandamento biblico di “conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace” (Efesini 4,3) sulla base della confessione dell’unica fede nell’unico Signore rivelatoci nell’unica Parola. L’unità tra i figli di Dio è una realtà già presente, non da costruire artificialmente. Semmai, l’unità è da scoprire e da vivere pienamente ed è questo il motivo per cui l’Alleanza esiste in molti paesi del mondo rappresentando circa 420 milioni di credenti evangelici.

   Nel corso del tempo, l’Alleanza ha promosso il valore dell’unità evangelica attraverso alcune iniziative che ne manifestano il valore:

  • la Settimana mondiale di preghiera nel mese di gennaio (da non confondere con la più recente Settimana ecumenica per l’unità dei cristiani che è tutt’altra cosa) per incontrarsi tra credenti per la preghiera e la comunione fraterna;
  • la Domenica della memoria a fine ottobre per testimoniare il legame del popolo di Dio attuale con chi, nel corso della storia, è stato fedele alla Parola di Dio;
  • la Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata a novembre per esprimere vicinanza e solidarietà ai nostri fratelli e sorelle perseguitati a causa della fede cristiana.

Anche in Italia, un numero crescente di chiese e di credenti partecipa a queste iniziative promosse dall’Alleanza e la nostra preghiera è che sempre più persone si ritrovino per condividere queste e altre occasioni.

     Oggi, sono in molti a parlare di unità cristiana. L’unità, tuttavia, deve essere misurata in basa alla fedeltà alla Parola di Dio. Non c’è altro criterio. Oggi come ieri, gli evangelici nati di nuovo non possono piegarsi ai disegni unitari che sono promossi da visioni dottrinali diverse e che esprimono posizioni etiche diverse da quelle chiaramente espresse nella Scrittura. 

     Come Alleanza, siamo grati a Dio per il consolidamento della Federazione delle Chiese Pentecostali in quanto siamo persuasi che l’unità cristiana può e deve essere vissuta a più livelli. Rimaniamo in preghiera e impieghiamo le migliori energie affinché il cammino di unità nel rispetto della diversità tra tutti gli evangelici nati di nuovo conosca sviluppi importanti anche in Italia. Le comuni convinzioni dottrinali lo permettono e il comune desiderio di promuovere la testimonianza evangelica lo richiedono. La Parola di Dio ci comanda di “conservare l’unità dello Spirito”. Anche la testimonianza nel nostro Paese richiede un’azione che veda agire insieme il popolo evangelico nelle cose che possiamo fare insieme e che nessuno potrebbe fare da solo. Con questa preghiera, invoco le benedizioni di Signore sui vostri lavori, su voi ministri dell’evangelo e sulle chiese che curate nel solco della Parola e nella potenza dello Spirito. 

Leonardo De Chirico

(vice-presidente)