Gay Pride Torino il 17/6/2006

Il distretto Nord-Ovest dell'Alleanza Evangelica Italiana, in occasione del Gay Pride che si svolge a Torino il 17/6/2006 e considerate le notizie circa una partecipazione evangelica all'evento da parte di alcuni protestanti "storici" ricorda che l’AEI, contrariamente ai protestanti “storici” che approvano la parata pubblica, non riesce a vedere proprio nessun orgoglio nella pratica dell’omosessualità.

L’omosessuale praticante è sempre il benvenuto nella comunità evangelica, quando si propone l’abbandono di quella pratica che la Parola di Dio condanna. Gesù sottolineò la sua compassione e comprensione per il peccato (adulterio) sino al condono della grave condanna, ma aggiunse “va, e non peccare più” (Giovanni 8,3-11). La condotta di Gesù è un esempio per noi evangelici, al quale siamo orgogliosi di ubbidire.

L’AEI non è contro la parata, è contro l’ostentato orgoglio riferito ad una situazione di peccato, dipinto come tale dalla stessa Parola di Dio.

Nel modo in cui si affronta il tema dell'omosessualità si misurano le convinzioni di ciascuno sull’autorità della Scrittura, il senso del peccato, la trasformazione della grazia. Su questi temi, la differenza nei confronti dei protestanti "storici" è notevole. L’AEI ha da tempo promosso una riflessione sul tema dell’omosessualità, pubblicando un ampio documento (“Omosessualità: un approccio cristiano”, Studi di teologia – Suppl. N. 2 [2004]) e, più recentemente, è intervenuta sul dibattito riguardante il riconoscimento delle unioni civili (cfr. www.alleanzaevangelica.org ).

Torino, 16 giugno 2006

Alleanza Evangelica Italiana
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00153 Roma