La centociquantasettesima edizione della “Settimana internazionale di preghiera”

Dalle realtà federate

Da domenica 4 a domenica 11 gennaio

È con un senso di grande privilegio e di profonda gratitudine a Dio che anche quest’anno informiamo in merito alla celebrazione della “Settimana internazionale di preghiera” promossa dall’Alleanza evangelica mondiale.

   Si tratta dell’iniziativa più antica che il popolo di Dio dei nostri tempi possa vantare. Fin dal 1846, ogni anno, per 157 anni, senza interruzioni, un gran numero di credenti in tutto il mondo ha risposto positivamente alla convocazione dell’Alleanza.

   Anche quella del 2004 è stata una risposta piena di entusiasmo e partecipazione, visto che sono stati coinvolti ben 350 milioni di cristiani di ogni lingua e nazione.

   Per l’Alleanza evangelica italiana, l’appuntamento rappresenta, ormai da alcuni anni, la prima delle tre principali occasioni annuali di aggregazione attorno a un progetto significativo (le altre due, entrambe previste in autunno, sono la “Domenica della memoria” e la “Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata”).

   Il grande valore di questa manifestazione, tuttavia, non risiede unicamente nelle sue profonde radici storiche e nel nutrito numero di adesioni, ma soprattutto nell’importante significato che essa riveste per l’unità del popolo di Dio.

   Dalle testimonianze in proposito giunte alla nostra redazione da diverse chiese italiane, è facile riscontrare, oltre al senso di privilegio e all’entusiasmo, un sentimento di soddisfatta riconoscenza nel sapersi parte di un popolo che non conosce confini né denominazionali né geografici né temporali.

   I contributi ricevuti sono facilmente sintetizzabili con tre semplici parole: appartenenza, unità e responsabilità.

   Il senso di appartenenza è stato alimentato dalla consapevolezza di fare parte di un popolo che Dio sta accompagnando con successo nel cammino di costruzione del Suo Regno.

   La traccia per la preghiera, impostata con profondità teologica, pertinenza con la visione dell’Alleanza, e creatività, da parte dei fratelli dell’Alleanza Panellenica, sul tema “La corsa della fede”, ha favorito il senso di unità tra tutti i partecipanti. È stato incoraggiante sapere che, seppure con forme ed espressioni differenti, i nostri fratelli a migliaia di chilometri di distanza vivono la relazione con Dio partendo dai nostri stessi principî ed essendo protesi verso le nostre stesse prospettive.

   Il senso di responsabilità, invece, è stato sottolineato dalle proposte di lode, confessione e intercessione, riguardo agli aspetti più comuni della nostra quotidianità. Alcune chiese hanno manifestato in maniera pratica questa dimensione, rispondendo all’appello dell’AEI di devolvere la raccolta dell’offerta in favore dell’opera evangelica presso le zone terremotate dell’Iran.

   Lodare l’unico Dio, confessarGli i nostri peccati e chiedere la Sua guida, in comunione con la Sua chiesa sparsa per il mondo, è stato certamente il modo migliore per cominciare il nuovo anno! L’auspicio è che, con la conclusione della “Settimana” non finisca anche lo spirito che l’ha promossa e alimentata.

   Che gli stessi principî, la stessa disponibilità, le stesse prospettive, lo stesso entusiasmo, continuino a caratterizzare il cammino del popolo di Dio durante tutto il 2004!

s.d.b.