“Uniti con loro” (I): l’IDOP e la preghiera la chiesa perseguitata

Una iniziativa dell’Alleanza Evangelica Mondiale

Roma (AEI), 13 novembre 2020 – In tutto il mondo, almeno 260 milioni di cristiani affrontano la persecuzione per la loro fede. Si calcola che nel mondo otto cristiani al giorno vengano uccisi a causa della loro fede. La sofferenza dei cristiani perseguitati è qualcosa di molto reale e, in luoghi come la Corea del Nord, l'India, il Pakistan e la Nigeria, si intensifica di giorno in giorno. Condividono la stessa fede di milioni di cristiani in tutto il mondo, ma non la stessa libertà.

La Bibbia, in Ebrei 13:3, incita a pregare per coloro che sono maltrattati come se fossimo noi stessi a soffrire con loro. Non si tratta solo di ricordare, ma di vivere l’unità cristiana nella sofferenza. Le Giornate internazionali di preghiera per la chiesa perseguitata (IDOP), rispondono all’esortazione biblica unendo milioni di cristiani in preghiera per il corpo sofferente di Cristo in tutto il mondo. D’altra parte, come afferma la Bibbia, “se uno soffre, soffriamo tutti” (1 Cor 12:26).

Nel corso degli anni, l'IDOP è servito da piattaforma per far conoscere le storie dei cristiani perseguitati e mobilitare la risposta della chiesa universale. In questo modo, inoltre, l'IDOP ha rappresentato anche una fonte di solidarietà e incoraggiamento per i cristiani perseguitati, ricordando loro che fanno parte di una famiglia di credenti più ampia e globale.

Crediamo che Dio utilizzi le preghiere del suo popolo per rafforzare e liberare i santi sofferenti. Per poter pregare è necessario prima ascoltare le loro storie. Solo conoscendo la loro situazione possiamo realmente identificarci con loro nella loro sofferenza.

Vi invitiamo, quindi, a unirvi a noi quest'anno, mentre ci uniamo a livello globale per pregare per i perseguitati. Preghiamo che, nonostante le pressioni e la persecuzione, i nostri fratelli e sorelle sofferenti, ovunque si trovino nel mondo, restino saldi nella loro fede, si attengano alle promesse di Dio e vivano vittoriosamente in Cristo. (GY)