“Così dividi il Paese”

Gli evangelici brasiliani contestano Bolsonaro

Roma (AEI), 24 aprile 2020 – L’Alleanza evangelica del Brasile, membro dell’Alleanza evangelica mondiale (WEA) è tra i vari gruppi intervenuti pubblicamente per contestare le politiche del presidente Bolsonaro. La presenza di quest’ultimo, a Brasilia, in una manifestazione pubblica, indetta per contestare  le misure restrittive in materia di lotta al coronavirus, ha offerto l’occasione agli evangelici per prendere le distanze dal presidente e dalle sue scelte.

Dall’approfondimento pubblicato giovedì 24 aprile su Evangelical Focus, si comprende che le questioni in gioco sembrano andare oltre la crisi provocata dal virus.  Ai timori per la mancanza di un vero sostegno e di rispetto verso chi sta lottando contro l’avanzata del virus, si aggiunge la preoccupazione per l’unità della nazione, messa in pericolo dalle visioni personalistiche del presidente. Riguardo alla sua partecipazione alla manifestazione, ritenuta esplicitamente antidemocratica, l’Alleanza evangelica del Brasile denuncia che “la presenza del presidente in una piazza dove i manifestanti portavano bandiere e incitavano alla chiusura del Congresso, della Corte suprema federale, auspicando un colpo di stato militare, è chiaramente contro la Costituzione".

Nel frattempo in Brasile, il paese sudamericano più colpito dalla pandemia, la maggior parte delle chiese evangeliche rimangono chiuse, soprattutto per iniziativa locale. Molti pastori, intervistati da Christianity Today, hanno affermato di aver interrotto le proprie attività pubbliche senza aspettare la decisione delle autorità, mossi da una teologia evangelica che, pur riconoscendo il grande valore della celebrazione comunitaria del popolo di Dio, non è dissociata dalla responsabilità di vivere per il bene della città. (SDB)