I Testimoni di Geova in Russia svolgono “attività estremiste”?

Preoccupazione espressa dall’Alleanza Evangelica Europea

Roma (AEI, AEE), 2 marzo 2019 –  In un comunicato stampa l’Alleanza Evangelica Europea esprime preoccupazione per il recente verdetto della corte di Oryol (Federazione Russa) che ha dichiarato colpevole di organizzare “attività estremiste” il cittadino danese Dennis Christensen e gli ha comminato una pena di 6 anni di reclusione. Da quello che risulta, Christensen ha ricevuto la condanna per avere pacificamente manifestato della sua fede di testimone di Geova, esercitando quindi un suo diritto.

Nel comunicato l’AEE manifesta rispetto per la sovranità della Federazione Russa ed apprezzamento per la sua storia e cultura. Allo stesso tempo, tuttavia, fa appello alle autorità russe di rispettare ed attuare la sua Costituzione e gli accordi internazionali, inclusi la protezione della libertà di religione e di credo. Questa sentenza, così come la precedente decisione della Corte suprema russa di dichiarare fuorilegge i testimoni di Geova sembra violare questi obblighi. E’ in atto un deterioramento della libertà religiosa nella Federazione e l’AEE appoggia i leader religiosi, i politici e gli attivisti dei diritti umani che difendono e promuovono la libertà religiosa.

L’AEE chiama tutti i cristiani evangelici, in Russia e in Europa, a pregare per le autorità della Federazione affinché governino in modo giusto e pacifico secondo l’indicazione di 1 Timoteo 2,2. (LDC)