“Identità cristiana e missione nell’Europa divisa”

La conferenza biennale dell’Associazione dei teologi evangelici europei (FEET)

Roma (AEI), 29 agosto 2018 – Non c’è dubbio che l’Europa sia attraversata da crisi incrociate che portano ad una stratificazione di divisioni. Quali responsabilità della teologia? Quale missione in un contesto di crisi? Che ne è dell’identità cristiana? Questi temi sono stati incrociati nella conferenza biennale dell’Associazione dei teologi evangelici europei (Fellowship of European Evangelical Theologians) che si è tenuta a Praga dal 24 al 28 agosto a Praga.  Circa 70 partecipanti provenienti da svariati Paesi europei hanno animato la conferenza.

Il programma della conferenza ha compreso relazioni sulle sfide del pluralismo europeo, la libertà religiosa in Europa, la crisi della democrazia, il rapporto con l’islam, l’identità europea tra storia e futuro. Una sessione della conferenza è stata dedicata al dialogo tra un teologo cattolico (T. Halik) e uno evangelico (L. De Chirico) sulla missione in Europa.  Al di là dell’uso di un vocabolario simile, sono emerse cornici di senso e prospettive teologiche molto diverse. Pur potendo collaborare nella società in molti campi, la missione cristiana richiede una comune comprensione dell’evangelo che non esiste tra fede evangelica e cattolica.

La FEET è stata costituita nel 1976 come uno dei risultati del Congresso di Losanna sull’evangelizzazione (1974) su incoraggiamento di John Stott come luogo di comunione e riflessione teologica in Europa. Nel corso della sua storia, costellata dalle conferenze biennali, ha avuto come presidenti teologi del calibro di Klaas Runia, Howard Marshall e Henri Blocher.  (LDC)