Libertà religiosa difficile in Turchia: una lettera per Andrew Brunson

Un’iniziativa dell’Alleanza Evangelica Mondiale

Roma (WEA-AEI), 28/02/2017. “Ecco il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione” (Ap 2,9). Sembra non sia cambiato nulla a Izmir, l’antica Smirne a cui il Signore Gesù,  tramite l’Apostolo Giovanni aveva indirizzato queste parole. Il popolo di Dio vi trova ancora odio e avversione, come testimonia il difficile caso del missionario americano Andrew Brunson, pastore di una chiesa evangelica della città, arrestato nell’ottobre scorso e non ancora rilasciato dalle autorità turche.  L’accusa, “associazione a gruppo terroristico armato”, è tanto pesante quanto improbabile per un uomo che da quasi venticinque anni è impegnato nella testimonianza e diffusione dell’Evangelo in Turchia.

Sicuri dell’estraneità di Brunson a questa grave calunnia, la WEA (Alleanza Evangelica Mondiale), insieme alla WRF (Comunione Riformata Mondiale, di cui Brunson fa parte) e ad altre agenzie evangeliche in tutto il mondo, si sono mobilitate presso le autorità turche per sollecitarne la scarcerazione. In particolare è stata preparata e messa a disposizione una lettera nella quale si chiede esplicitamente ad Ankara di fare tutto il possibile per riconoscere l’innocenza del missionario americano.  Chiunque abbia a cuore il rispetto della libertà religiosa e desideri la scarcerazione di Andrew Brunson, può contribuire inviando il testo in inglese dal sito di Voice of Martyrs (https://www.vomcanada.com/brunson.htm) all’indirizzo indicato.

La situazione generale in Turchia non è comunque migliore di quella di Izmir. È di questi giorni il rapporto annuale sulla violazione dei diritti umani, pubblicato dalle chiese protestanti in Turchia, dal quale emerge un quadro preoccupante per il progresso del Vangelo in tutta la nazione. L’odio verso i cristiani non è nascosto e si manifesta spesso attraverso attacchi ai locali di culto, ma anche con stratagemmi burocratici per impedire riunioni, programmi di formazione e pubblicazioni. Rimane comunque incoraggiante l’incremento della popolazione evangelica nella nazione. I cristiani resistono nel combattimento per il Regno di Dio e negli ultimi anni il loro numero ha toccato quota cinquemila che, pur rappresentando solo lo 0,006 percento della popolazione, evidenzia un incoraggiante crescita.