Roma (AEI), 27 novembre 2017 – Le abitudini non fanno scalpore. Tant’è che da molto tempo alcuni docenti in tutta tranquillità fanno pregare i bambini all’inizio delle lezioni e intonano canzoncine benedicenti prima della consumazione della merenda. Tutto questo accade a Palermo, preso la Direzione Didattica Ragusa Muleti, fino a quando dall’azione del dirigente scolastico (prof. Nicolò La Rocca) scaturisce una forte e strumentale reazione mediatica.
Il turbamento è quasi naturale, anche perché il tentativo del preside è solo quello di far rispettare il principio costituzionale della laicità della scuola e delle Istituzioni pubbliche, ricordando l’inopportunità della “celebrazione di atti di culto, riti o celebrazioni religiose nella scuola durante l'orario scolastico o durante l'ora di religione cattolica, atteso il carattere culturale di tale insegnamento”.
L’AEI, manifestando la propria preoccupazione per il clamore suscitato dall’azione del dirigente piuttosto che dall’uso improprio di immagini sacre e atti religiosi a scuola, ricorda che:
Per questi motivi l’AEI esprime la sua solidarietà al Dirigente Scolastico Nicolò La Rocca.