L’Alleanza Evangelica Italiana ha ufficialmente dato il proprio sostegno ai due referendum sull’immigrazione promossi dal comitato referendario “Cambiamo noi”. Già lo scorso giugno il presidente AEI aveva manifestato il sostegno al quesito sull’abrogazione della ripartizione delle quote non espresse dell’8x1000. Ciccone aveva collegato l’iniziativa ad un basilare principio di laicità che, trovando fermo ancoraggio nelle categorie bibliche, ha sempre accompagnato le istanze dei Protestanti italiani, dalla Riforma al Risorgimento fino ad oggi.
Con l’adesione di oggi l’Alleanza va a prendere posizione su altre questioni di grande rilevanza che riguardano i migranti presenti nel nostro paese. Il primo quesito su lavoro e immigrazione, abroga un articolo della Legge Bossi-Fini che costringe centinaia di migliaia di migranti, o al ricatto continuo dei datori di lavoro oppure ad accettare condizioni di lavoro nero o, ancor più grave mettersi al servizio della microcriminalità. Il secondo quesito cancella la norma che introduce il reato di clandestinità: unico nel codice che criminalizza una condizione anziché una condotta. L’apposita commissione Migranti dell’Alleanza è arrivata a queste conclusioni applicando basi bibliche alle sollecitazioni del presente.
Dunque laicità, accoglienza ed equità verso i migranti. Questi sono i temi sui quali l’AEI è pronta a muoversi in prima persona, anche se riconosce, più in generale, che l’azione attiva referendaria sia qualcosa da incoraggiare in Italia soprattutto per il superamento di una dannosa cultura della delega e della deresponsabilizzazione.
Sul piano operativo l’Alleanza Evangelica si sta muovendo per organizzare specifiche raccolte di firme proprio per concentrarsi sui temi che ritiene prioritari (comitato referendario 085-8673318, http://www.alleanzaevangelica.org). Comunque invita tutti i cittadini a sostenere i referendum sulla quota non espressa dell’8x1000 e sui diritti dei migranti recandosi presso il proprio comune di residenza o presso gli appositi tavolini che il comitato organizzatore tiene in molte città d’Italia (http://www.cambiamonoi.it).
Infine il presidente, Giacomo Ciccone, invita le altre forze sociali, politiche e religiose a prendere esplicitamente posizione rispetto alle sollecitazioni dei referendum.
Roma, 14 Luglio 2013