Ideaitalia - Nuova serie, Anno IV · n. 5 · 15 febbraio 2020

Uniti in preghiera a Catania

Echi della Settimana Internazionale di Preghiera dell’Alleanza Evangelica

Roma (AEI), 11 febbraio 2020 – Ritrovarsi per la preghiera tra nati di nuovo appartenenti a diverse chiese evangeliche. Questo è lo spirito della Settimana Internazionale di Preghiera che l’Alleanza Evangelica organizza dal 1861. Anche in Sicilia, con qualche settimana, di ritardo si è conclusa lo venerdì 7 febbraio 2020) la SIP. Una chiusura dell’evento parecchio benedetta (così è stata definita dai partecipanti) che ha visto coinvolte membri e responsabili di ben dieci chiese cristiane evangeliche della provincia di Catania.

 

Un momento di riflessione su come è nato questo tempo di incontri speciali di preghiera e riflessione tra credenti, un evento che vede credenti che hanno realizzato l’esperienza della nuova nascita riunirsi per meditare sul cammino intrapreso per “la strada verso casa”. Questo, infatti, è stato il tema portante di quest’anno e che è stato ampliato in questa occasione particolare.

La speciale riunione conclusiva è stata ospitata dalla Comunità di Linguaglossa (Catania) ove è stata celebrata la cena del Signore, ricordando, con i simboli del pane ed il vino, il grande sacrificio di Cristo per la salvezza delle nostre anime.

Le iniziative che l’Alleanza Evangelica Italiana ripropone ogni anno, risultano essere delle occasioni di aggregazione e di interazione tra credenti che scoprono inevitabilmente quanto sia importante la comunione fraterna e comunitaria e quanto sia fondamentale l’unità nella Chiesa universale. (SB)


Patti Lateranensi: Vaticano imperterrito coi paraocchi!

L’Osservatore Romano elogia l’accordo che valse a Mussolini “pieni poteri”

Roma (AEI), 14 febbraio 2020 – Come ogni anno, in occasione della ricorrenza dei Patti Laternanesi dell’11 febbraio 1929 che si tiene tra Italia e Vaticano nella sede diplomatica di palazzo Borromeo, la stampa dello stato pontificio si cimenta nel ricordare questo evento assumendo una postura astorica e surrettizia. L’editoriale dell’Osservatore Romano, amplificato dall’agenzia Vatican News, afferma che con i Patti tra il dittatore italiano Benito Mussolini e il Pontefice vaticano Pio XI si sarebbe “sviluppato uno stile di rapporti tra le due sponde del Tevere caratterizzato da lealtà, cordialità, collaborazione nella distinzione delle sfere di competenza, sana laicità, solidarietà nelle emergenze”. Neanche una parola sul fatto che nella sostanza - accordando un appoggio plebiscitario al fascismo - si concessero mani libere al regime permettendogli di sentirsi legittimato d’imporre leggi liberticide come quelle razziali contro gli ebrei e la circolare Buffarini-Guidi contro i pentecostali. La legittimazione vaticana consolidò il regime fascista e aprì anche la stagione dell’espansione coloniale e della “voglia” di guerra.

Anche nel ricordare i risultati dei Patti, lo zelante giornalista trova il modo di storcere la realtà evocando per Vaticano e chiesa cattolica romana “le più ampie garanzie per lo svolgimento della sua missione nel mondo” e  “la piena libertà di svolgere la sua missione” senza dire una parola sulla lapidaria affermazione che di libertà non si trattava; al contrario si trattata di affermarla come “religione di stato”. Su Ideaitalia ci siamo già occupati di Patti Lateranensi numerose volte: per una trattazione esaustiva rinviamo all’articolo dell’anno scorso in occasione dei 90 anni della ricorrenza, e a quello del 2014 in occasione dei trent’anni dal “Nuovo concordato”. (GC)


Querida Amazonia: un rinforzo della missiologia globalista di papa Francesco

Delusi i progressisti, perplessi i tradizionalisti

Roma (AEI), 14 febbraio 2020 – Non ha accontentato nessuno l’esortazione apostolica Querida Amazonia di papa Francesco resa nota il 12 febbraio. I progressisti si aspettavano l’apertura alla consacrazione al sacerdozio dei “viri probati” e al diaconato femminile, misure che il Documento finale del Sinodo sull’Amazzonia aveva ventilato. Il Papa ha taciuto su questi punti, forse consapevole dell’inasprimento della crisi che avrebbe provocato un ulteriore strappo con settori della chiesa cattolica contrari al cambiamento di queste disposizioni centenarie della tradizione latina.

Delusi sono stati anche i conservatori cattolici che hanno trovato nel documento un rinforzo potente della missiologia “in uscita” che ha in testa il papa, sulla scia di Evangelii Gaudium e di Laudato si’: insistente sui temi globalisti e nativisti, incentrata sulla pratica dell’incontro solidale, sostanzialmente aperta a operare sincretismi con le culture indigene. Nessun cenno a temi quali il peccato personale, la salvezza in Cristo soltanto, la circolazione della Bibbia come viatico di evangelizzazione e consolidamento della fede: tutte cose essenziali, non solo per le regioni amazzoniche, ma per tutto il mondo.  In fondo, papa Francesco ha ottenuto il risultato di consolidare il “suo” magistero e la sua missiologia.  (LDC)


Prosperare in tempi difficili

Una delegazione italiana alla conferenza di Compass Europe in Spagna

Roma (AEI), 11 febbraio 2020 – Come prosperare in Dio e per gli altri anche in tempi segnati da difficoltà? Su questo tema portante, dal 5 al 9 Febbraio 2020, si è tenuta a Torremolinos (Malaga, Spagna), la conferenza annuale di Compass Europe, organizzazione internazionale interdenominazionale evangelica senza scopo di lucro che si prefigge di discepolare il popolo di Dio ad un uso del denaro secondo i principi biblici.

Alla Conferenza erano presenti circa 120 persone rappresentanti 24 nazioni ed è stato fatto il punto della situazione su come questo ministero si stia diffondendo a livello globale. “Dal 1 gennaio 2020, Compass Europe è diventata un'entità legalmente riconosciuta in Olanda con una nuova struttura indipendente per agevolare il lavoro nel continente europeo, -  ha dichiarato  Bert Den Hertog, il direttore di Compass Europe. – “Abbiamo costituito un consiglio formato da membri volontari di Spagna, Francia, Slovacchia, Svizzera, Germania, Ukraina e Austria. Ogni nazione in Europa è indipendente con caratteristiche proprie e il mio lavoro è quello di trovare strategie e coordinare il team per la diffusione del ministero”.

Come si è detto, il tema centrale della conferenza è stato  “Flourishing in Troubling Times” (Prosperare in tempi difficili) e nelle sessioni plenarie si sono alternati vari leader del direttivo e uomini d'affari trasformati dalla Parola di Dio che hanno condiviso le loro esperienze (a volte drammatiche) con umiltà e semplicità. I vari workshop erano suddivisi su temi riguardanti gli affari (business), la famiglia, personale e generale (generosità, trasformazione individuale, debiti, quale eredità.....ecc.).

Dall'Italia erano presenti Pietro Evangelista, Carine Francq e Rita Macrì in qualità di membri del gruppo pionieristico in Italia ed è stata un'occasione per fissare nuovi obiettivi e pianificare eventi a breve termine. Al termine della conferenza Howard Dayton, fondatore di Compass Global, ha fatto il passaggio del testimone a Sieben Brandon, un giovane americano che già da tre anni ha lavorato al suo fianco e che ha “afferrato” la visione. Non a caso proprio Dayton ha portato la sessione sulla responsabilità dell'eredità che lasciamo alle nuove generazioni e lo ha dimostrato in pratica durante la conferenza.
Per maggiori info: www.compass1.eu (CF)


Lo strano caso del predicatore Franklin Graham e della libertà negata

Venti di intolleranza alla libertà di parola in Gran Bretagna

Roma (EA UK; AEI), 14 febbraio 2020 – A seguito della cancellazione della disponibilità di alcuni luoghi per la prevista campagna evangelistica di Franklin Graham in Gran Bretagna, l’Alleanza evangelica britannica ha diramato un’interessante riflessione. Questa è una sintesi:

La grande libertà di cui sembra godere la società odierna, non appare più tale se la posta in gioco è la libertà di parola. Quando si tratta di esprimere opinioni o prendere posizione su argomenti controversi, tutto si riduce alla ricerca di piattaforme comuni che non disturbino la sensibilità di chi pensa diversamente. È una vera e propria censura che, agendo nel nome della tolleranza e dell’inclusione sociale, si muove fino a gestire l’agenda pubblica, condizionando o annullando eventi, orientando le scelte politiche e commerciali.

È significativo il caso del predicatore americano Franklin Graham, che si è visto annullare quasi tutti gli appuntamenti, pianificati da tempo, in diverse città del Regno Unito, con motivazioni legate alla presunta pericolosità delle sue opinioni. A Glasgow, solo per citare una delle città in cui il predicatore avrebbe dovuto tenere uno degli incontri, il consiglio cittadino ha affermato che la concessione del permesso di parlare pubblicamente, lo avrebbe esposto al pericolo di “violare la legge”. Non si comprende bene di quale legge abbia in mente un funzionario pubblico che si esprime in questo modo. In pratica, prima ancora di giudicare le opinioni, si è scelto di sanzionare le intenzioni. È una violazione della libertà di pensiero, realizzata nel nome della stessa libertà.  Siamo davanti ad un atteggiamento pericoloso e diffuso in tutti gli ambiti della società. L’opinione di un calciatore tedesco sulla condizione della minoranza cinese uigura, ha spinto un’emittente televisiva ad oscurare tutte le partite della sua squadra d’appartenenza. Qualcosa di simile è avvenuto ad una famosa catena di fast-food britannica, costretta a chiudere alcuni esercizi a causa delle opinioni ritenute omofobe dalla lobby LGBT.

Si potrebbe continuare oltre con altri casi simili, ma vogliamo limitarci a considerare la necessità di rimanere con la guardia alta davanti a tutto ciò che rappresenta una violazione della libertà religiosa, la madre di tutte le libertà. L’Alleanza Evangelica Britannica, oltre ad aver deciso di sostenere il tour di Graham e di lottare per conquistare spazi di libertà attualmente negati o ostacolati, incoraggia gli evangelici di tutto il mondo nel  condividere la stessa preoccupazione e nel resistere davanti alle sirene della finta libertà. (SDB)

L’Assemblea Federale dell’Alleanza Evangelica Italiana
avrà luogo sabato 23 maggio 2020 a Roma.


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
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www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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