Ideaitalia - Nuova serie, Anno III · n. 31 · 4 dicembre 2019

Locali evangelici chiusi: Punto Luce e l’AEI ricorrono al Consiglio di Stato

Scontro duro sui princìpi costituzionali

Roma (AEI), 4 dicembre 2019 – E’  stato depositato il ricorso al Consiglio di Stato dell’Alleanza Evangelica Italiana contro l’ordinanza del TAR della Lombardia emessa il 31 Ottobre scorso. Il TAR aveva rigettato il ricorso della Chiesa Evangelica “Punto Luce” e dell’Alleanza Evangelica Italiana di sospendere, in sede cautelare, l’ordinanza di chiusura del locale disposta dal Comune di San Giuliano Milanese, anche se in concreto - e a differenza del Comune - aveva almeno riconosciuto che Punto Luce può continuare ad utilizzare il locale in quanto associazione di “promozione sociale” ed anche per “attività di semplice preghiera”. Tale parziale riconoscimento è ritenuto dalle ricorrenti del tutto insoddisfacente in quanto secondo il TAR, Punto Luce potrebbe continuare le proprie attività, ma non dando mai ad esse la caratteristica di “attività religiosa” e quindi entro una logica inammissibile di controllo e di limitazione dell’esercizio della libertà religiosa, contraria alla Costituzione e alle convenzioni internazionali.

Per tali motivazioni l’AEI ha presentato l’appello al Consiglio di Stato a firma dell’Avv. Barbara Randazzo che è professore ordinario di diritto pubblico all’Università di Milano con competenza e prestigio riconosciuti a livello internazionale in tema di libertà religiosa, diritti fondamentali, e rapporto tra ordinamento italiano e Corte Europea dei Diritti dell’uomo, e a firma dell’Avv. Roberto di Loreto, che aveva già curato il procedimento al TAR. Allo stesso modo, la Chiesa “Punto Luce” ha presentato ricorso a firma del Prof. Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale Italiana. Uno degli obiettivi dell’azione legale congiunta è quello di vedere riconosciuto il profilo di incostituzionalità nell’applicazione dell’art. 52 comma 3-bis della Legge Regionale N. 12 del 2005.

L’Alleanza evangelical, volendo sostenere al meglio questa battaglia di giustizia e civiltà in difesa della libertà religiosa, si sta attivando per dotarsi di risorse finanziarie adeguate alla sfida in corso. I soci che vogliano sostenerla in questo sforzo potranno utilizzare i consueti riferimenti bancari con causale “Azioni per la libertà religiosa in Italia”. (GC)


Sit-in di preghiera per la libertà religiosa in Algeria

A sostegno della chiesa perseguitata

Roma (AEI), 2 dicembre 2019 – Si terrà a Roma, sabato 14 dicembre p.v., un sit-in di preghiera e di sensibilizzazione per la situazione di violazione della libertà religiosa in Algeria. L’appuntamento è in via Bartolomeo Eustachio dalle 10.30 alle 12.00, di fronte all’Ambasciata di Algeria a Roma.

L’operazione di chiusura dei luoghi di culto protestanti, iniziata un anno fa dal governo algerino è diventata una questione internazionale in materia di violazione dei diritti umani. Un video circolato su internet a ottobre, documenta la violenza con cui la polizia ha fatto irruzione in una chiesa a Makouda durante un incontro. Si vedono i fedeli riuniti continuare il proprio canto, mentre gli agenti li spingono fuori dal locale con la forza. La stessa sorte è toccata ad altre chiese, chiuse con i sigilli dopo l’irruzione durante le attività di culto.
La minoranza cristiana algerina non sta rimanendo inerme davanti a questi soprusi, giustificati dalle autorità con una legge del 2006 sui luoghi di culto non musulmani, che obbliga i cristiani e le altre minoranze a richiedere una licenza speciale per poter svolgere attività di culto. I cristiani però lamentano l’ostruzione da parte delle autorità nell’ignorare le domande di registrazione.

È incoraggiante la reazione dei cristiani algerini, che dichiarano apertamente di non temere le pressioni del governo e che le stesse hanno “rinforzato l’unità tra le chiese come mai prima d’ora”. Una fonte algerina ha aggiunto che "la chiusura degli edifici significherà l'apertura di" nuovi gruppi nelle case ". Il sentimento dei cristiani algerini è unanime:"Possono chiudere i nostri locali ma non potranno mai chiudere i cuori che stanno ricevendo Cristo”
In un videomessaggio, Salah Chalah, pastore di una chiesa, presidente della Chiesa protestante algerina (EPA), un'unione di chiese legata all’Alleanza Evangelica Mondiale, ha rivolto un appello urgente alla preghiera per la gravissima situazione algerina

Preghiamo per:
    • che il governo riveda la legge sulla libertà di culto, applicando la visione pluralista di cui si vanta nella propria Costituzione;
    • che vengano fermate le incursioni della polizia e le chiusure dei locali di culto;
    • che i credenti algerini continuino a resistere nella fede;
    • che l’unità tra le varie chiese continui a crescere;
    • che la testimonianza del popolo di Dio sia sempre più visibile ed efficace per l’avanzamento del regno di Dio in Algeria. (DB/LV)


Terremoto a Durazzo: l’Alleanza albanese operativa in favore delle vittime

Ampia mobilitazione dagli evangelici italiani

Roma (AEI), 2 dicembre 2019 – A seguito del terremoto del 26 Novembre scorso che ha colpito la città di Durazzo e la fascia costiera albanese provocando oltre 50 vittime e migliaia di feriti e sfollati, l’Alleanza Evangelica Albanese (VUSH) si è immediatamente attivato in favore delle popolazioni del sisma, attraverso derrate, medicinali ed ogni ulteriore sostegno. Continuano anche in questi giorni le scosse sismiche rendendo molto difficile sia l’operatività dei volontari sia il superamento psicologico dell’evento da parte degli abitanti.
Alcune chiese evangeliche sono attualmente inagibili a causa del terremoto. Tra queste anche quella dove serve come pastore il segretario del VUSH, ErgestBiti.
Dall’Italia si sono attivate numerose iniziative di sostegno: la Chiesa Apostolica in Italia (www.chiesapostolica.it), la missione “Salvati per Servire” (www.salvatiperservire.it) hanno lanciato delle sottoscrizioni per poter far giungere il sostegno del popolo di Dio in Italia alle popolazioni colpite. (GC)


Più forti insieme in Europa

Il convegno femminile di Hope for Europe

Roma (AEI), 2 dicembre 2019 – Dal 21 al 24 novembre 2019 si è tenuto a Schladming in Austria, un convegno per donne che rivestono ruoli di responsabilità nella chiesa e la missione, organizzato da Hope for Europe Network in collaborazione con il gruppo Prisca dell'alleanza evangelica austriaca. Il titolo dato all'evento è stato Stronger Together. Hanno partecipato circa 160 donne da 27 nazioni, in una location di prim'ordine, circondata dalle imponenti montagne austriache. L'accoglienza gioiosa e attenta ai particolari è stata apprezzata da tutte. 

Le oratrici principali sono state Kate Coleman (già presidente dell'Unione Battista inglese) , autrice del libro "7 deadly sins of women in leadership, e Sabine Kalthoff, responsabile dell'insegnamento biblico dell'International Fellowship of Evangelical Students (IFES). L'enfasi è stata posta sulla necessità di promuovere una leadership al femminile,  in concomitanza con la pubblicazione del documento della WEA " A Call to All Christians", un appello a valorizzare i doni e il contributo di donne di tutte le età nella chiesa, perché uomini e donne servano e guidino insieme la causa del Vangelo. 
 
Durante il convegno sono state presentate le diverse realtà geografiche di provenienza ed è stato dedicato un tempo alla preghiera. Ogni nazione ha avuto la possibilità di condividere una figura femminile di rilievo nella fede del proprio paese. Per quanto riguarda l'Italia è stata presentata la duchessa Renata di Francia in quanto donna di convinzioni protestanti che ha protetto Riformatori e profughi in fuga al tempo dell'inquisizione. In un tempo storico così difficile ha cercato di bilanciare la propria lealtà nei confronti della Francia, del ducato estense e delle proprie convinzioni protestanti.

Pur comprendendo il desiderio di occupare spazi nella chiesa storicamente coniugati al maschile, il motto scelto è sembrata una forzatura in quanto l'essere "più forti insieme" non ha tenuto conto del corpo di Cristo nel suo complesso.  Possiamo registrare che in tutto il convegno è stata forte l'impronta egualitarista, senza un'adeguata  rappresentazione del dibattito complementarista/egualitarista presente negli ambienti evangelici di tutto il mondo.  Altro elemento problematico ha riguardato l'impostazione ecumenica della conferenza, che è sembrata acquisita e scontata, e quindi avulsa dal paradigma teologico/dottrinale dell'unità nella verità caratterizzante l'Alleanza Evangelica a partire dalla sua nascita.

Sebbene in Italia si evidenzia una lentezza nella valorizzazione della donna nella chiesa e nella missione, questo tipo di approccio evidenzia frustrazione e rivendicazione. È auspicabile che le donne nel nostro paese siano invece, incoraggiate alla formazione teologica, all'impegno istituzionale nella chiesa secondo i doni che Dio distribuisce. (CF/VM)


Feroce attacco ad una chiesa evangelical in Burkina Faso

Diverse vittime, tra cui molti bambini

Roma (AEI), 4 dicembre 2019 – Domenica 1 dicembre, un terribile attacco armato ha colpito a morte almeno 14 persone in una chiesa protestante nel Burkina Faso orientale. Degli uomini armati, non ancora identificati, infatti hanno aperto il fuoco all'interno di una chiesa di Hantoukoura, vicino al confine con il Niger, mentre le vittime partecipavano a un culto domenicale, uccidendo tra gli altri, il pastore e diversi bambini. Il presidente RochKabore ha condannato l'attacco barbaro e ha offerto le sue più sentite condoglianze alle famiglie in lutto, augurando una pronta guarigione per i feriti. Nonostante la vicinanza del governo, per i cristiani in Burkina Faso, sono mesi molto difficili. Questo infatti non è il primo episodio dell’anno. Già ad aprile, sei persone erano state uccise in una chiesa delle Assemblee di Dio nel nord del paese, e a maggio c’erano stati due attacchi contro delle parrocchie cattoliche in cui sono morte una decina di persone. (CL)


Famiglia e scuola al centro di iniziative culturali

A Ferrara con il patrocinio dell’AEI

Roma (AEI), 3 dicembre 2019 – Anche quest’anno, nel mese di novembre, si sono svolte nella Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea due conferenze autunnali su argomenti di attualità, organizzate dalla chiesa riformata battista di Ferrara.  La prima, “Famiglia e famiglie”, si è tenuta giovedì 21 novembre. Giacomo Ciccone (Presidente AEI) ha fatto un breve excursus storico sulla sovranità nella modernità occidentale. Alla tendenza totalizzante o comunque verticistica del potere, e quindi del rapporto tra Stato e corpi intermedi, Ciccone ha contrapposto la concezione della “sovranità delle sfere” o delle “responsabilità differenziate”. In questa cornice, la famiglia è un’entità pre-giuridica e pre-politica, titolare di diritti che non debbono essere assegnati da un potere superiore, ma semplicemente riconosciuti (cfr. Art. 29 della Costituzione italiana). Al dibattito hanno partecipato anche Chiara Mantovani e Paola Bastianoni.

La seconda conferenza, venerdì 29, ha riguardato il tema: “Credere e non credere. Libertà e pluralismo nella scuola”. Lidia Goldoni (Presidente Comitato Insegnanti Evangelici Italiana) ha sottolineato che ciascuno è portatore di un credo, implicito o esplicito, e che siamo sempre in presenza di una miriade di credenze. Lo Stato dovrebbe fungere da arbitro, garantendo gli stessi diritti a ognuno e senza privilegi per nessuno. Nella scuola statale, di conseguenza, un eventuale insegnamento religioso dovrebbe aver luogo in orario extracurricolare, per non creare disagi e discriminazioni nei confronti dei non avvalentisi. Inoltre, non serve una materia specifica per familiarizzare gli alunni con il cattolicesimo, perché esso è impresso in ogni ambito della cultura italiana. Ha concluso condividendo la sua convinzione che il pluralismo è la via da percorrere e laddove c’è una sana competizione la verità avrà la possibilità di emergere. Altri interventi sono stati di Paolo Gioachin e Mauro Presini. In entrambe le conferenze si è registrata la presenza di un pubblico interessato e motivato, il confronto è stato vivace e serrato. Un altro mattone nella costruzione della plausibilità culturale e della ricchezza prospettica della fede evangelica, applicata alle concrete situazioni della vita. (AS)


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
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Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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