Ideaitalia - Nuova serie, Anno III · n. 8 · 4 marzo 2019

Si avvicina il Congresso Mondiale delle Famiglie

Previsto anche l’intervento del presidente AEI Giacomo Ciccone

Roma (AEI), 27 febbraio 2019 – Si avvicina il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie 2019 che quest’anno si terrà  a Verona dal 29 al 31 marzo, e che è stato organizzato dalle associazioni promotrici del Family Day  insieme al presidente del Congresso Mondiale delle Famiglie, Brian Brown. Il Congresso vedrà l’intervento di capi di Stato, ministri, rappresentanti istituzionali, organizzazioni non governative, attivisti pro-famiglia e famiglie da tutto il mondo, per difendere la famiglia tradizionale e promuovere politiche a sostegno della famiglia.

Nel corso del Congresso è previsto anche l’intervento di Giacomo Ciccone, presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana. Da sempre attenta ai temi della famiglia, l’AEI nel 2016 ha redatto il documento “Quale famiglia per quale testimonianza evangelica?” in cui si sostiene che “Pur essendo oggetto di continui tentativi di ridefinizione e di re-invenzione, rimaniamo serenamente convinti che la Parola di Dio, la nostra suprema fonte di autorità in materia di dottrina e di pratica, ci presenti la famiglia come un soggetto sociale voluto da Dio alla creazione del mondo e istituito grazie al patto di vita volontario e pubblico tra un uomo e una donna, all’insegna della fedeltà e della solidarietà e aperto alla procreazione e all’educazione dei figli, anche adottati”.

Alla marcia pubblica organizzata per domenica 31 marzo alle ore 12:30 è prevista anche la partecipazione di una delegazione evangelica. I credenti evangelici che volessero parteciparvi possono contattare l’Alleanza all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (LS)


Come interpretare il summit vaticano sugli abusi?

Un’intervista al vice-presidente AEI Leonardo De Chirico sul portale dell’AE spagnola

Roma (AEI, protestantedigital.com), 26 febbraio 2019 – Il summit sulla prevenzione degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica (21-24 febbraio) si è concluso da poco ed il portale protestantedigital.com, collegato all’Alleanza Evangelica spagnola, ha intervistato il vice-presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana Leonardo De Chirico. L’articolo è stato anche ripreso dal portale Evangelical Focus. Riportiamo il testo dell’intervista:

Come valuti il ​​summit vaticano sulla protezione dei minori? Pensi che avrà qualche conseguenza nella vita concreta della Chiesa cattolica romana?

Per i Sinodi dei vescovi (gli ultimi due sulla famiglia nel 2014-2015 e sulla gioventù nel 2018), il Vaticano ha chiamato tutti i vescovi a Roma per due mesi (famiglia) e un mese (i giovani) per discutere gli argomenti. L'incontro sugli scandali degli abusi invece è durato solo quattro giorni e sono stati invitati solo i presidenti delle conferenze episcopali nazionali. Forse questo indica che il problema non è di primaria importanza per il Vaticano come invece afferma che sia. Gli scandali relativi agli abusi hanno indicato che Roma ha diversi e gravi problemi: una cultura di auto-protezione dell'istituzione, una tendenza a coprire i problemi, un enorme problema con la vita sessuale disordinata e peccatrice del clero. Inoltre ci sono migliaia e migliaia di vittime in tutto il mondo che stanno aspettando per avere giustizia. Come si può pensare di cambiare la cultura della Chiesa come quella romana con una conferenza di quattro giorni con pochi partecipanti selezionati?

Perché pensi che Francesco abbia convocato questo summit proprio ora?

Doveva fare qualcosa dopo che gli scandali sugli abusi erano diventati palesemente ingovernabili con gli strumenti ordinari della Chiesa romana. Ha dovuto dimostrare che Roma è preoccupata e che sta prendendo provvedimenti per affrontare il problema. Rimane da vedere quanto saranno efficaci queste azioni.

Come vedi i discorsi e le conclusioni del Papa al vertice? Sta preparando qualche cambiamento nella sua 'politica' o continueremo a vedere la stessa situazione?

Con il discorso conclusivo del summit, Francesco ha allargato il quadro per includere gli abusi commessi contro i bambini in situazioni di guerra, nelle famiglie, nelle scuole, ecc. Mi sembra che sia un modo per dire: la Chiesa romana ha un problema, ma il problema è più grande della Chiesa romana. Naturalmente questo è vero, ma sembra un altro indicatore del tentativo di spostare l’attenzione dalla Chiesa cattolica. Non oso pensare che questo sia un modo per dire "se tutti sono colpevoli, nessuno lo è! ". Francesco avrebbe dovuto concentrarsi sui grandi problemi che la sua chiesa ha nei rapporti con i bambini e con le persone più vulnerabili.

Cosa pensi che il Vaticano dovrebbe fare in quella situazione di abuso? Perché Francesco non ha concretizzato alcuna azione o programma per combatterlo?

Penso che il vertice non abbia affrontato le questioni teologiche in gioco, cioè la visione del sacerdote come "alter Christus" (un altro Cristo). Questa visione gonfia l'autorità del sacerdote e crea una situazione di sudditanza teologica, psicologica e culturale. L'incontro non ha cambiato la dottrina della indefettibilità della Chiesa, cioè che la chiesa come tale non commette errori. Ciò conferisce una presunzione di perfezione ed un atteggiamento caratterizzato da arroganza morale. Non ha davvero dato segni che la Chiesa romana diventerà trasparente, umile e onesta sui suoi peccati e mancanze. Inoltre, l'incontro non ha affrontato il tema del celibato obbligatorio imposto ai sacerdoti. (CL)


I Testimoni di Geova in Russia svolgono “attività estremiste”?

Preoccupazione espressa dall’Alleanza Evangelica Europea

Roma (AEI, AEE), 2 marzo 2019 –  In un comunicato stampa l’Alleanza Evangelica Europea esprime preoccupazione per il recente verdetto della corte di Oryol (Federazione Russa) che ha dichiarato colpevole di organizzare “attività estremiste” il cittadino danese Dennis Christensen e gli ha comminato una pena di 6 anni di reclusione. Da quello che risulta, Christensen ha ricevuto la condanna per avere pacificamente manifestato della sua fede di testimone di Geova, esercitando quindi un suo diritto.

Nel comunicato l’AEE manifesta rispetto per la sovranità della Federazione Russa ed apprezzamento per la sua storia e cultura. Allo stesso tempo, tuttavia, fa appello alle autorità russe di rispettare ed attuare la sua Costituzione e gli accordi internazionali, inclusi la protezione della libertà di religione e di credo. Questa sentenza, così come la precedente decisione della Corte suprema russa di dichiarare fuorilegge i testimoni di Geova sembra violare questi obblighi. E’ in atto un deterioramento della libertà religiosa nella Federazione e l’AEE appoggia i leader religiosi, i politici e gli attivisti dei diritti umani che difendono e promuovono la libertà religiosa.

L’AEE chiama tutti i cristiani evangelici, in Russia e in Europa, a pregare per le autorità della Federazione affinché governino in modo giusto e pacifico secondo l’indicazione di 1 Timoteo 2,2. (LDC)


Manuel Suárez è il nuovo segretario dell’Alleanza Evangelica Spagnola

Succede a Jaume Llenas

Roma (AEI), 2 marzo 2019 – Cambio al vertice dell’Alleanza Evangelica Spagnola; il segretario Jaume Llenas, dopo 17 anni di servizio per l’Alleanza, viene sostituito da Manuel Suárez alla guida dell’Alleanza. Ne dà notizia un comunicato a seguito dell’assemblea dell’Alleanza spagnola tenuta a Murcia il 16 febbraio.

Medico endocrinologo di professione, Suárez era vice-presidente dell’AE e ha anche ricoperto incarichi nel GBU spagnolo, nell’unione dei medici evangelici spagnoli e nella commissione socio-politica della stessa Alleanza. Alla notizia del cambio, il presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana, ha dichiarato: “Salutiamo con stima fraterna il nuovo segretario Manuel Suárez a cui auguriamo ogni benedizione. Nel corso della sua storia, le Alleanze di Spagna e Italia hanno sempre avuto un rapporto speciale di vicinanza, soprattutto sulla vigilanza nei confronti degli scivolamenti ecumenici di altri organismi. Nel 1986 fu anche grazie alle nostre Alleanze che l’Alleanza Evangelica Mondiale si dotò del primo ed importante documento sul cattolicesimo romano (la “Dichiarazione di Singapore”).  Questa collaborazione è durata sino ad ora con la “lettera aperta” inviata alla dirigenza WEA nel 2017”. Ciccone ha ricordato la partecipazione di Llenas all’assemblea federale dell’Alleanza Evangelica Italiana del 2016, proprio sul rapporto tra evangelici e cattolici. (CF)


L’Assemblea Federale 2019 dell’Alleanza Evangelica Italiana
si terrà nei giorni venerdì 3esabato 4 maggio 2019 a Roma
presso la Chiesa Evangelica Alfa & Omega, in Viale G. De Chirico 73


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

Le opinioni espresse su Ideaitalia sono esclusivamente dei loro autori, e non impegnano pertanto necessariamente l’AEI. I testi possono essere ripresi liberamente citando la fonte.

Un’informazione che forma non può essere un compito di pochi: ha bisogno anche del tuo sostegno. Sostieni Ideaitalia:
Banca: UFFICIO PPTT DISTRETTO ROMA
Agenzia: POSTE CENTRO
Via Marmorata, 4,  00153 Roma
IBAN: IT64N0760103200000046728002      
SWIFT CODE: BPPIITRRXXX