Ideaitalia - Nuova serie, Anno I · n. 13 · 29 settembre 2017

L’attività dell’Alleanza nel distretto Centro-Nord

Incontri per promuovere le varie attività

Roma (AEI), 26 settembre 2017 – Le attività dell’Alleanza evangelica italiana sul territorio sono coordinate da consigli distrettuali che ne promuovono la diffusione. Il 16 settembre 2017 il consiglieri distrettuali del Centro-Nord Enrico Calanchi, Gioele Corradini, Alfonso Sciasci, Érica Guimarães assieme al coordinatore Iader Patuelli  si sono riuniti a Firenze presso la sede della Chiesa Evangelica Battista di via Cittadella. Dopo una analisi della situazione corrente, si sono tracciate delle linee operative sulla base del documento programmatico presentato alla recente Assemblea dell’AEI dal Presidente Giacomo Ciccone.

In particolare, si è rinnovato l’impegno a promuovere gli appuntamenti già consolidati come la Domenica della memoria (fine ottobre), l’IDOP (metà novembre) e la Settimana di preghiera (gennaio 2018) cercando di coinvolgere nuove chiese che non li hanno ancora ospitati, oltre a preparare e promuovere i prossimi incontri su migranti e missione con particolare attenzione a Mission Net e presentare l’AEI a 3 o 4 nuove chiese per ogni consigliere da qui alla prossima estate. È stata ribadita anche l’importanza di diffondere il buon materiale contenuto nei vari documenti prodotti dall’AEI.


Successo della Christian Expo a Napoli

Ampia partecipazione di pubblico

Roma (AEI), 26 settembre 2017 – Dal 22 al 23 settembre la Città della Scienza di Napoli ha ospitato la manifestazione Christian Expo, una kermesse del mondo evangelico italiano che ha attirato molta attenzione. Christian Expo è stata certamente un successo sia per la capacità organizzativa espressa, sia per l'ampia partecipazione di pubblico. La presenza di oltre 100 stand di chiese, opere, case editrici e missioni nell'area espositiva e il numero significativo di presenze paganti (un migliaio il 22, almeno 3000 il sabato), offrono già una immagine di un accadimento inedito per l'Italia. Il format utilizzato ha ricalcato parzialmente manifestazioni come Mission Net cui alcuni degli organizzatori hanno partecipato in passato. Per quanto riguarda l'Alleanza ed in particolare Mission Net l'opportunità è stata comunque preziosa.

Il programma di seminari e conferenze è stato spiritualmente utile. In particolare sono da segnalare positivamente gli interventi di Fares Marzone e Lucio Malan sulla Riforma, di Paul Schafer sull’evangelizzazione e di Antonio Amico sulla genitorialità. Interessante la scelta degli organizzatori di non coinvolgere il protestantesimo storico nella manifestazione per le note e rilevanti differenze teologiche ed etiche che separano il protestantesimo federato da quello evangelicale.


Arriva il volume di Dichiarazioni evangeliche II

Un’altra pietra miliare del movimento evangelico contemporaneo

Roma (AEI), 26 settembre 2017 – Una miniera di dati per conoscere l’evangelismo contemporaneo, un termometro per misurarne la vitalità, uno specchio per discernerne i contorni, uno strumento per fare i conti con le sue convinzioni. Tutto questo è il volume di Dichiarazioni evangeliche II, in uscita presso le edizioni Dehoniane di Bologna.  Le Dichiarazioni evangeliche II sono uno strumento indispensabile per conoscere l’evangelismo contemporaneo ad fontes e svolgono una preziosa funzione documentaria per la conoscenza e il dialogo. A distanza di vent’anni dall’uscita del primo volume, esce il secondo che copre gli anni 1997-2017 e permette di allargare la conoscenza di un fenomeno in continua crescita a livello mondiale. Dopo Berlino (1966), Losanna (1974) e Manila (1989), il fuoco si sposta su Città del Capo (2010), altro Congresso sull’evangelizzazione che ha contribuito ad animare ulteriori messe a punto su temi di attualità in prospettiva evangelicale.

Il volume presenta una trentina di dichiarazioni come sempre caratterizzate da una certa varietà, ma con una fisionomia comune: il tentativo di declinare la fede che fu dei Riformatori in una realtà profondamente cambiata, ma per certi versi simile. Curatore del volume è il prof. Pietro Bolognesi, docente di teologia sistematica all’IFED di Padova, che aveva curato anche le Dichiarazioni evangeliche uscite nel 1997.


Preoccupa l’attacco alla libertà religiosa in Russia

Un convegno alla Camera dei Deputati

Roma, 28 settembre 2017 – La situazione della libertà religiosa in Russia sta diventando sempre più difficile per le minoranze religiose. Questo è quanto è emerso dal convegno tenutosi il 26 settembre a Roma, alla Camera dei Deputati, organizzato da Massimo Introvigne (direttore e fondatore del Centro Studi sulle Nuove Religioni, CESNUR) e da Raffaella Di Marzio (direttrice Centro Studi LIREC). Il convegno ha preso le mosse dall'ultimo provvedimento contro il terrorismo, dello scorso mese di luglio in Russia, la controversa legge Yarovaya che, tra le altre cose, ha disposto lo scioglimento della confessione religiosa dei Testimoni di Geova, e la messa al bando di alcune loro pubblicazioni, tra le quali la traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo. Nello scorso aprile, l’Alleanza evangelica italiana, tra i pochi organismi evangelici italiani ed europei ad esprimersi, aveva diramato un comunicato “Violare la libertà religiosa di una confessione riguarda tutti!” in cui esprimeva preoccupazione per la situazione in Russia e la convinzione evangelica che “lottare per la libertà religiosa, riconoscere tale diritto a tutte le persone, non è né un incoraggiamento a credere che tutte le vie portano a Dio,  né un invito al relativismo. Il punto non è sostenere la dottrina dei Testimoni di Geova (che per noi è contraria all’evangelo e deviante rispetto alla Parola di Dio), ma il diritto di tutti di vivere liberamente le proprie convinzioni”.

I vari relatori succedutisi hanno tratteggiato un quadro a tinte fosche, per la LR in Russia nei confronti di tutte le minoranze religiose, e non solo per i Testimoni di Geova, e per Scientology. Sono di fatto nel mirino della autorità russe tutte le altre minoranze, cristiane e non. Infatti dal mese di giugno del 2016 al mese di giugno di quest’anno, sono state registrate oltre un centinaio di azioni giudiziarie contro le minoranze, così ripartite: 58 contro evangelici e protestanti (non compresi i battisti), 40 contro i Testimoni di Geova, 26 contro i battisti, 12 contro gli Hare Krishna, 9 contro mussulmani, e via dicendo.

Trattandosi di norme che in teoria servirebbero a contrastare il terrorismo, che nella quasi totalità dei casi e di matrice islamista, è curioso, ha segnalato qualcuno, che la stragrande maggioranza dei provvedimenti giudiziari siano a danno di cristiani, e pochissimi nei confronti degli islamici. Alcuni degli intervenuti si sono detti convinti che le norme in questione, siano state ispirate dalla Chiesa Ortodossa Russa, che considera il territorio russo "territorio canonico della Chiesa Ortodossa".

Si è anche fatto cenno alla situazione italiana, che naturalmente non è paragonabile con quella russa, ma che ha i suoi problemi. I parlamentari presenti, pur convinti che la proposta di legge sulla libertà religiosa giacente in parlamento non potrà realisticamente arrivare a compimento, vista l'imminenza delle elezioni politiche, si sono detti comunque convinti circa l'importanza di avere posto la questione, anche per lasciare ai prossimi legislatori una traccia dalla quale ripartire, per vedere finalmente una nuova legge sulla materia in Italia. Tra le altre confessioni religiose e associazioni religiose presenti al convegno si segnalano alcune evangeliche tra le quali: la Chiesa Avventista, le Assemblee di Dio in Italia, Porte Aperte, Joni & Friends, e l'Alleanza Evangelica Italiana, rappresentata da Stefano Bogliolo e Oreste Ponticello.


Cura del creato ed evangelo

La conferenza di Nizza dell’Alleanza Evangelica Mondiale e del Movimento di Losanna

Roma (AEI), 27 settembre 2017 – Quale relazione esiste tra l’evangelo e il compito di abitare il creato in modo responsabile? Tra il 10 e il 14 settembre si è tenuta in Francia una conferenza organizzata dal Movimento di Losanna e dall’Alleanza Evangelica Mondiale di sensibilizzazione rivolta alla chiesa ai temi della cura del creato. La conferenza si è svolta in una proprietà con una storia antica di immense dimensioni (600 ettari) nelle prealpi francesi vicino a Nizza, e da qualche anno è la sede francese di A Rocha - un’organizzazione cristiana che mira alla cura e conservazione della biodiversità.

Hanno partecipato un centinaio di persone, da una dozzina di nazioni europee, tra cui Gianluca Piccirillo della commissione Etica e società dell’Alleanza evangelica italiana. Tre i punti sottolineati:
1. Il senso escatologico del creato (God’s word)
2. Il senso di meraviglia verso il creato (God’s world)
3. Il senso di responsabilità nei confronti il creato (God’s work)

1. una corretta esegesi dell’epistola di Pietro ha rimesso nella giusta prospettiva il piano di Dio per il creato: Cristo ha riconciliato con sé tutte le cose (creato compreso) e il rinnovamento già dichiarato alla croce e non ancora pienamente realizzato riguarda non solo gli uomini, ma anche il creato che “sarà purgato, non distrutto”. Pertanto la chiesa non è chiamata a una fuga dal mondo né a un suo uso indiscriminato.

2. il creato è come un “libro” attraverso il quale Dio si manifesta (Romani 1). La chiesa può, anzi è invitata a recuperare il senso di gioia, di godimento e, anche, di esplorazione sani del creato, con rendimento di grazie a Dio, l’Autore di tutto ciò. Inoltre le varie sessioni anche più tecniche e da addetti ai lavori hanno dimostrato con efficacia la realtà dei cambiamenti climatici in atto.

3. Se l’origine spirituale dei mali del mondo (compreso il creato) è il peccato, introdurre solamente nuove leggi o cambiamenti di comportamento è del tutto insufficiente: il peccato si può risolvere solo con l’annuncio dell’evangelo di Cristo. La chiesa allora deve essere una testimonianza credibile e distinta anche nel come essa stessa si relaziona al creato.

Questa conferenza ha mostrato alcuni limiti dell’evangelismo contemporaneo internazionale, che originano tutte dalla scarsa chiarezza identitaria. In primo luogo, in una conferenza patrocinata dalle AE mondiale ed europea, dove il ventaglio rappresentato della cristianità era molto vario sia tra gli oratori sia tra i partecipanti (compresi alcuni cattolici) termini come chiesa, missione, vangelo, unità, cobelligeranza, preghiera, cena del Signore, sono stati sì utilizzati ma non sono stati definiti. Cos’è la chiesa? Su cosa si fonda l’unità della chiesa? Qual è la missione della chiesa? Cos’è il vangelo? Se non c’è una chiara identità che viene ridetta, ribadita e riaffermata, il tutto rischia di risultare confuso e perde della sua specificità, aprendo il fianco a tentativi lucidi, decisi e pianificati dell’ecumenismo a tutto campo di questi ultimi tempi.

In secondo luogo, si è constatata inoltre una approssimativa e molto scarsa (quasi nulla in realtà) conoscenza della storia del pensiero evangelico, tanto che si è registrato un marcato entusiasmo per l’enciclica papale sul creato del 2015, ma nessun riferimento è stato fatto ai vari e validissimi documenti che l'evangelismo ha prodotto tra il 1980 e il 2010 (ad esempio: “Dichiarazione di Hoddesdon per uno stile di vita semplice” (1980), “Forum per l’ambiente” (1992), “Dichiarazione di Oxford su cristianesimo ed economia” (1994), “Dichiarazione di Filadelfia sulla salvaguardia della creazione” (1996), tutti pubblicati nel volume
Dichiarazioni evangeliche. Il movimento evangelicale 1966-1996, a cura di P. Bolognesi,
Bologna, EDB 1997) segno che l’evangelismo internazionale soffre della sindrome della continua scoperta dell’acqua calda. Una identità che non è chiara e che non tiene neppure ravvivate le proprie radici è destinata a essere preda di scivoloni e svarioni rovinosi.

Durante la conferenza è stata presentata con vivo apprezzamento l’istituzione in alcune nazioni europee di progetti come “chiesa eco” che accomuna sotto uno stesso stemma/logo chiese cattoliche, protestanti storiche ed evangeliche ecc.. Tutto ciò porta a una percepibile scarsa percezione della reale posta in gioco della recente svolta ecologica dell’ecumenismo.  La cura del creato è certamente un ambito in cui la chiesa evangelica deve recuperare del terreno, vivendo una vita integralmente alla gloria di Dio soltanto (quindi anche nel rapporto con il creato). In tal senso la cobelligeranza è non solo auspicabile ma doverosa; tuttavia in  questo sforzo comune l’identità non può essere svenduta in nome di una unità non biblicamente sostenibile.


Uniti nella grande storia, in Europa

A Budapest l'incontro dei giovani leader europei del Movimento di Losanna

Roma (AEI), 28 settembre 2017 – Uniti nella grande storia. Questo è stato il tema dello Younger Leaders Gathering di Jakarta nel 2016. La sfida lanciata a quella conferenza agli oltre mille invitati era quella di continuare a scrivere questa storia insieme in un progetto decennale chiamato YLGen, dove "Gen" sta per "generation". Fra il 19 e il 22 ottobre 2017 nella città di Budapest, oltre 70 persone dei partecipanti europei a YLG 2016 si ritroveranno in un incontro regionale per dare un formale avvio a questa nuova fase della scommessa del Movimento di Losanna.

La compagine europea si incontrerà a pochi giorni dal cuore delle celebrazioni del 500° della Riforma per fare rete e confrontarsi su alcuni fronti missiologici ritenuti cruciali per il Vecchio Continente. Queste sfide sono state organizzate in laboratori orientati alla fondazione di chiese, al focus sulle città, alla crescita di leader, alle opportunità di reperimento fondi e partenariati ministeriali, all'evangelizzazione personale o a piccoli gruppi, fino all'apologetica e agli scottanti temi di etica e di genere. Jeff Fountain (Schuman Centre for European Studies) sarà l'oratore serale.

Dei 730 milioni di abitanti in Europa, solo 20 milioni sono credenti: da culla della cristianità a campo di missione di ritorno. La percezione è che qualcosa debba cambiare nel modo di evangelizzare. I fronti sono molteplici e fortemente connessi, pensare in termini provinciali e monotematici è irreale. L'attesa è che questa conferenza offra solide occasioni di scambio e di riflessioni teologicamente fondate per strutturare relazioni ministeriali efficaci per l'espansione del regno di Dio. La sfida sempre crescente, anche in un contesto teologicamente conservatore come questo, è quella di ribadire che le soluzioni percorribili sono quelle di collaborazioni evangelistiche che si mantengono entro i limiti di una fede biblica che è irriducibile alle istanze ecumeniche dall'apparente fascino conciliatore. Ma c'è anche quella di rinforzare la consapevolezza di un'eredità evangelica che ha strumenti per ogni sfera della vita: basta conoscerli, usarli e affinarli.

Dall'Italia, parteciperà Alessandro Piccirillo, membro del gruppo di studio di questioni di genere dell'Alleanza Evangelica Europea.


La Dichiarazione di Nashville in italiano

Un importante documento su genere e matrimonio

Roma (AEI), 26 settembre 2017 – A proposito della recente Dichiarazione di Nashville, un importante documento su genere e matrimonio già segnalato da Ideaitalia (12/2017), si porta a conoscenza del fatto che esiste già una traduzione italiana del documento a cura di Impatto Italia.  La dichiarazione, redatta e sottoscritta da 150 leader evangelici del mondo anglosassone, è stata promossa dal “Consiglio per la mascolinità e la femminilità bibliche” ad agosto di quest’anno e firmata da un ampio ventaglio di personalità evangeliche del mondo anglosassone tra cui John Piper, Russell More, James Dobson, Mike Brown, D.A. Carson, R.C. Sproul, Michael Reeves.

In 14 articoli, la Dichiarazione di Nashville definisce l'identità dell'essere umano creato ad immagine di Dio come maschio e femmina; e del matrimonio, istituito come unione indissolubile tra un uomo e una donna, respingendo qualsiasi altro tipo di unione non contemplata nell’ordine creazionale. A distanza di 30 anni dalla Dichiarazione di Danvers sull’uomo e la donna secondo la Bibbia (1987), che sostiene gli stessi principi antropologici fondandoli sull’insegnamento biblico, gli evangelici nordamericani hanno avvertito la necessità di ribadirli considerato l’accanimento contrario con cui la cultura contemporanea li sta attaccando.


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
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Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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