Ideaitalia - Nuova serie, Anno IV · n. 39 · 15 ottobre 2020

L’Assemblea federale dell’AEI il 31 ottobre 2020

La partecipazione è possibile in presenza o da remoto

Roma (AEI), 15 ottobre 2020 – Il giorno sabato 31 Ottobre 2020, alle ore 7:00 in prima convocazione, e alle ore 9:45 in seconda convocazione, nella chiesa “Alfa & Omega”, in Via G. De Chirico 73 a Roma, è convocata l’Assemblea federale dell’AEI con il seguente ordine del giorno:

  • Insediamento del seggio

  • Ratifica nuovi membri

  • Relazione del Presidente

  • Relazione dei Coordinatori distrettuali

  • Modifica Statuto

  • Bilancio consuntivo 2020 e preventivo 2021

  • Mozioni e raccomandazioni

  • Varie ed eventuali

Si invitano i soci a prendere visione delle modifiche allo Statuto associativo che sarà oggetto di votazione, al presente link. Raccomandiamo di partecipare attivamente ai lavori assembleari e anche di considerare di invitare altri poiché l’Assemblea dell’Alleanza Evangelica Italiana è e resta sempre un incontro pubblico utile per la proclamazione del Vangelo e la crescita spirituale dei credenti.

In ottemperanza alle misure del governo italiano, per i soci sarà possibile esercitare il diritto di voto da remoto tramite il collegamento zoom che sarà predisposto. Per partecipare da remoto con diritto di voto è necessario inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (tel. 339 5060256) e provvedere a versare la quota associativa entro 4 giorni dall’assemblea (in modo che il versamento possa essere verificato dalla Segreteria).

Potranno votare tutti i Soci in regola col pagamento della quota annuale degli ultimi due anni (2019 e 2020). Tutti i soci sono pertanto invitati a verificare la posizione associativa in modo da poter esercitare il diritto di voto in assemblea. (GP)


Il nuovo DPCM non cambia il protocollo con le chiese

Non modificate le misure per i culti, cambiamenti per gli incontri nelle case

Roma (AEI), 15 ottobre 2020 – Per fronteggiare il numero crescente dei contagi e per prevenire situazioni fuori controllo, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) il 13 ottobre 2020. Numerose sono le misure che disciplinano vari ambiti della vita sociale.

Non ci sono cambiamenti per le funzioni religiose delle chiese evangeliche rispetto a quanto già stabilito dal Protocollo con le chiese evangeliche del 18 maggio 2020. L’art. 6 (p) del DPCM stabilisce che rimangono in vigore i protocolli con le chiese e che prevedono una serie di misure per la prevenzione e il contenimento della diffusione del covid-19. I culti nei locali evangelici proseguono come già disciplinati dal Protocollo. Il nuovo DPCM ribadisce il divieto di assembramenti al di fuori dei locali: crediamo che questo punto già presente nel Protocollo firmato con le chiese evangeliche meriti una particolare attenzione.

Cambiamenti invece si registrano per gli incontri domestici: le riunioni nelle case rientrano nella raccomandazione delle 6 persone invitate e dell’uso della mascherina. (GC)


La dichiarazione di fede dell’AEI è ortodossa, non doceta

Una risposta alla lettera aperta di Giancarlo Rinaldi

Roma (AEI), 15 ottobre 2020 – Il Consiglio Esecutivo Federale dell’Alleanza Evangelica Italiana, avendo letto la Lettera aperta all’AEI (9 ottobre 2020) di Giancarlo Rinaldi in cui si sostiene che la dichiarazione di fede dell’AEI sarebbe doceta (l’idea secondo cui Gesù Cristo non si sia corporalmente incarnato ma solo apparentemente), ribadisce quanto segue:

1. L’espressione Dio “manifestato nella carne” è la citazione di 1 Timoteo 3,16, tradotta così dalla Diodati, Luzzi/Riveduta, Nuova Riveduta e Nuova Diodati, praticamente tutte le traduzioni in uso nelle chiese evangeliche italiane. Non è una espressione introdotta o inventata dall’AEI: è un testo biblico. Inoltre, non corrisponde al vero che l’espressione “manifestato” debba necessariamente intendersi come mera apparenza, visto che nella Parola di Dio è utilizzata numerose volte per indicare un palesamento anche concreto, fisico e corporeo.

2. L’articolo di fede messo in discussione è stato citato mutilandolo. L’articolo nella sua totalità afferma quanto segue:

Art. 3) Noi crediamo nel nostro Signore Gesù Cristo, unico media­tore, Dio manifestato nella carne, nato da Maria vergine, vero uomo ma senza peccato, nei suoi miracoli divini, nella sua resurrezione corporale, e nel suo ritorno in potenza e gloria (Colossesi 2:18; Isaia 7:14; Ebrei 4:15; Atti 2:22; I Pietro 3:18; Marco 16:19: I Timoteo 2:5; Luca 21:27; Giovanni 14:30-31).

La confessione di Gesù “vero uomo” e risorto “corporalmente”, unita anche al precedente articolo 2 "Noi crediamo in Dio, uno, eternamente esistente in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo", chiaramente assicura la dichiarazione al cristianesimo trinitario ortodosso e la mette al riparo dalle paventate deviazioni docete.

3. Come ogni altro documento umano, anche la dichiarazione di fede dell’AEI non è immodificabile, tanto è vero che nella prossima assemblea del 31/10/2020, nell’ambito della presa in esame del nuovo Statuto dell’AEI, è previsto un voto anche sul punto in questione (si veda la nota a p. 4). Nonostante la maggioranza della Commissione Statuto e l’intero Consiglio Esecutivo Federale siano contrari al cambiamento, il punto sarà oggetto di voto da parte dell’Assemblea (come i soci AEI sanno avendo ricevuto la convocazione il 16/9/2020). E’ dunque fuori luogo accusare l’Alleanza Evangelica di considerare la propria dichiarazione di fede come immodificabile.

In conclusione, le illazioni contenute nella “lettera aperta” sono smentite dai fatti. Infatti, guardando all’intera Scrittura e prendendo in esame l’intera dichiarazione di fede dell’Alleanza Evangelica, possiamo concludere che quest’ultima è biblica, trinitaria ed ortodossa, non certamente “doceta”.


Presentazione del Noi Festival con Franklin Graham

Previsto al Forum di Assago (MI) il 27 febbraio 2021

Roma (AEI), 15 ottobre 2020 – Sabato 10 ottobre al Crowne Plaza di Cologno Monzese, alla presenza di circa 300 tra pastori e responsabili di chiese, in massima parte della città di Milano e dell'hinterland, si è svolta la presentazione dell'evento evangelistico "Noi Festival" che avrà luogo Dio volendo domenica 27 febbraio 2021 al Forum di Assago, Milano. L'evento è promosso e sponsorizzato dalla Billy Graham Evangelistic Association (BGEA).

Attraverso il braccio operativo nel sociale (Samaritans’ Purse), nei mesi più critici della pandemia da Coronavirus, la BGEA ha attrezzato un ospedale da campo all'esterno dell'ospedale di Cremona. Si è trattato di una iniziativa molto apprezzata anche sul piano spirituale grazie alla presenza sul posto di cappellani evangelici.

Nelle intenzioni degli organizzatori, il Noi Festival vuole essere molto più di un singolo evento e un'occasione per lavorare insieme per raggiungere l'Italia, e in particolare la città di Milano con il messaggio rivoluzionario del Vangelo. Si tratta di una sfida missionaria che desidera mobilitare ogni singolo credente e preparare le chiese locali alla raccolta di una copiosa messe. Attraverso brevi filmati, interventi e testimonianze di esponenti della BGEA si è voluto sollecitare l'adesione delle varie chiese presenti e ben rappresentate dai loro pastori e dai molti giovani partecipanti.

In uno degl'interventi sono stati enunciati sette principi che sono alla base e informano l'opera evangelistica della BGEA sotto la guida ora di Franklin Graham: la preghiera alla base, l'affidamento sull'opera dello Spirito Santo, l'unità che deve saper superare le diversità, l'impegno volto alla formazione dei neofiti, una evangelizzazione personale ma su larga scala. A riguardo è stata condivisa l'iniziativa messa a punto e denominata "Io sono Andrea" su come presentare un amico a Gesù, sulla scorta dell'esempio di Andrea fratello di Simone. Infine una fedele proclamazione dell'evangelo a cui faccia seguito un adeguato proseguimento.

In vista della predicazione di Franklin Graham del 27 febbraio 2021 sono state prospettati appuntamenti intermedi per mantenere viva l'attenzione e fare man mano il punto della situazione. (MC)


Il figlio prodigo, viaggio nella parabola evangelica (forse) più conosciuta

Un nuovo libro di Elpidio Pezzella

Roma (AEI), 15 ottobre 2020 – Forse è la parabola più conosciuta del Signore Gesù. Sicuramente è una storia che ha attirato l’attenzione di scrittori e artisti e che colpisce in profondità i lettori di ogni epoca e provenienza. Sulla parabola del figlio prodigo si sofferma l’ultimo libro di Elpidio Pezzella, Un padre, due figli. Viaggio nella parabola del figliol prodigo, Firenze, BE Edizioni 2020.

Suddiviso in due sezioni, il libro offre una lettura pastorale della storia in cui vengono presi in considerazione i personaggi coinvolti e la trama della storia nel suo ricco intreccio. Opportunamente, la storia viene applicata ai lettori invitandoli non solo a leggerla in modo distaccato, ma a capire la profondità dell’amore del padre, la stoltezza e la conversione del figlio minore e il moralismo legalista del fratello maggiore. Un’utile appendice si sofferma sul famoso quadro di Rembrandt in cui la scena dell’abbraccio tra il padre e il figlio tornato è un momento alto della storia dell’arte moderna. (LDC)

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A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
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Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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